Noia o stile?
Condivido (a parte il "per di più un Harris") infatti ho smesso di cacciare le gallinelle perché la maggior parte delle catture si svolgeva non solo a terra ma dopo lunghe pedinate del falco che le agganciava nelle buche o sotto rovi impenetrabili dove le gall. si sentivano al sicuro. Debbo però precisare che le prime decine di catture erano molto divertenti. Si apprezzava, infatti, la grande intelligenza del falco che cacciava come un vero rapace e che subito aveva individuato la strategia più efficace per catturare un selvatico, in quel contesto impossibile sia per fucili sia per altri rapaci. Poi la cosa divento noiosa perché troppo poche la scampavano e certo le catture di pedina iniziavano a stancare, anche se vedere un falco a caccia come se fosse un selvatico fa sempre molto piacere.
Approfitto della mail di Fra per fare una precisazione seria sul perché talvolta qualcuno si schiera per un tipo di rapace piuttosto che per un altro (in questo caso astore vs Harris).
Come ha sottolineato Fra, dopo un po' di anni e di esperienza quello che all'inizio sembrava una chimera, diventa abitudine e non emoziona più. Succede anche con le donne... ;-))
Esempio pratico è il tipo di preda in Falconeria. All'inizio prendere una minilepre con l'Harris o l'astore fa toccare il cielo con un dito, ma dopo anni e decine di catture, quel tipo di cattura, spesso sotto i rovi o addirittura nei buchi con brevi inseguimenti e talvolta a preda ferma... non da' più emozioni. Stessa cosa con le gallinelle o addirittura con corvidi o altre prede di scarsa velocità in volo.
Per questo motivo, ai neofiti i "senior" talvolta appaiono un po' supponenti quando "limano" le grandi lodi o i grandi entusiasmi per le prime catture.
Molti vecchi falconieri in Italia e all'estero, non cacciano più corvidi con l'astore o le mini con l'Harris, perché si sono stufati di farlo.
Non è sbruffoneria, è la realtà.
A questo punto la Falconeria vera entra in scena e, esaurita la voracità di cattura del selvatico di qualsiasi specie sia, si comincia a puntare alla qualità delle prede e dei voli, cioè allo STILE.
Per questo motivo (e non per polemica o altre stupidaggini) ho affermato spesso che sono un sostenitore incallito dell'astore e non dell' Harris. Perché con l'Harris si catturano facilmente alcune prede, ma il suo stile difficilmente da' grandi emozioni a chi pratica la Falconeria da anni con l'astore o l'alto volo. Non so se riesco a spiegarmi.
I più incalliti sostenitori dell'Harris quasi sempre non hanno mai cacciato se non con l'Harris.
Fra, che conosco dal forum da tempo e che stimo come cacciatore vero, oggi ha scritto in tutta onestà intellettuale (sua caratteristica peculiare) una verità. Cioè che dopo tante catture, si è "stufato" della facile, ma poco appagante emotivamente, caccia con l'Harris.
Con l'alto volo la spettacolarità della Falconeria è più elevata, a prescindere dalla cattura, e la "precarietà" del recupero del falco è maggiore, per cui le emozioni sono un po' più forti, ma con il basso volo, se togliamo la difficoltà delle prede e la spettacolarità dei voli a cul levè di lunga gittata... ci rimane poco.
Veder picchiare a terra fra i rovi un astore o un Harris da tre metri di altezza su un roditore di meno un chilo, fermo... alla lunga (neppure tanto) stufa, a mio parere.
La gallinella d'acqua, è noiosa e spesso dopo due tuffi bisogna abbandonare la caccia a causa del rapace inzuppato...
Cacciare il fagiano con il cane e ribatterlo per diverse leve, dopo lunghi e focosi inseguimenti con l'astore... è molto più emozionante e difficile. Sebbene sia più facile, anche la lepre, naturalmente dove c'è, è uno spettacolo emozionante, sia per la mole e la potenza della preda, sia per la tenacia che l'astore deve dimostrare.
Un astore può diventare veramente "specialista" verso gallinelle, mini lepri, cornacchie e persino con le lepri e sbagliare pochissimi voli verso queste prede, ma con le anatre dai fossi, i fagiani e le starne (selvatici) sul cane, la catture saranno sempre una percentuale molto bassa, rispetto ai voli.
Questo significa che la difficoltà di presa verso queste prede è maggiore e quindi è maggiore anche la soddisfazione quando si cattura, perchè con queste prede lo "stile" non è semplicemente "estetica", ma diventa una conditio sine qua, non.