Indubbiamente il lanario non è così facile da gestire, pö che altro è difficile farlo essere costante...in dimostrazione purtroppo a volte le regole della falconeria non si possono rispettare, anche il mio sacro piö vecchio ha volato a giugno in tarda mattinata e a metà pomeriggio per quattro giorni consecutivi nelle due passate edizioni del Game fai Italia (in coppia con la femmina di 5 mute di Gianluca), ma ho gestito il peso in modo maniacale!
Davide, il discorso riferito all'età puo andare bene, ma diciamo che non è "completo"...mi spiego meglio: con la maggior parte dei giovani falchi conta moltissimo il condizionamento fatto il primo anno, anzi i primi mesi, e se fatto in modo corretto è quasi permanente (a fine muta abbassi di peso e puoi subito volare senza rifare niente di niente di addestramento) . anno dopo anno è diffcile che ci sia un rafforzamento ulteriore perché credo 2 cose fondamentali:
1 che il falco dopo una o due stagioni di volo con lo stesso falconiere aquisisce una linea di lavoro ben stabilizzata su un certo livello di collegamento e non tende a andare troppo oltre.
2 che un falco te lo puo mettere in tasca sempre e comunque a un mese o a dieci anni
Forse se proprio dovessi cercare un'eccezione direi la femmina di pellegrino, lineare che piö non si puo (parlo soprattutto di caccia).
resta il fatto che dalla terza muta in poi viene percepita moltissimo l'esigenza riproduttiva, e quindi lo spostamento alla ricerca di zone idonee. i sacri sentono molto l'esigenza di migrare e se a questa si somma la riproduzione i giochi si fanno piö complessi. la chiave per gestire il tutto è spesso solo il peso e appunto la corretta scelta degli orari di volo.
in definitiva comunque deve sempre valere la regola che non ci si deve mai fidare dei falchi quanto a volte saremmo emotivamente portati a fare, la fuga o l'imprevisto è sempre dietro l'angolo (si svilirebbe anche l'approccio "falconieristico" alla questione). e diciamo pure che se dei falchi non ci si deve fidare, dei sacri ancora meno...