alessiog ha scritto:
Scusa Amedeo ma io stavolta penso l'esatto contrario, non c'è da essere così tragici, ci vogliono anni ma molti di questi progetti hanno effettivamente avuto successo, il gipeto sulle alpi si è riprodotto e lo sta ancora facendo, i grifoni reintrodotti in francia e anche gli avvoltoi monaci hanno nidificato con successo. credo ci siano stati grifoni nati anche in Italia anche se non ricordo esattamente in quali zone.
l'aumento notevole dei lupi di sicuro contribuisce a fornire carcasse, considerando che un grosso avvoltoio dopo un discreto pasto puo contare su almeno 10 giorni di autonomia prima di nutrirsi di nuovo. I carnai servono parecchio e serviranno sempre soprattutto perchè i grandi avvoltoi tendono ad essere piuttosto sedentari (anche se si spostano di centinaia di km per cercare cibo) una volta adulti e insediati in un territorio, mentre i giovani (reintrodotti) tendono a spostarsi per ovvi motivi (vedi il "mio" avvoltoio monaco). episodi di grifoni in discarica non vedo come possano essere considerati la prova del fallimento di questi progetti, lo vedrei piö come un ovvio adattamento.
Il progetto falco pescatore in maremma ultimamente ha prodotto giovani sanissimi perfettamente involati, provenienti dalla corsica, reintrodotti all'hacking, seguiti e monitorati, osservati pescare tranquillamente in maniera autonoma nelle ampie e ricche zone umide costiere maremmane. si spera in pochi anni ancora di avere la prima nidificazione naturale.
coinvolgere bambini e scuole non vedo cosa possa mai avere di anche minimamente negativo!
concordo sul fatto che questi progetti a volte mostrino evidenti lacune visti con gli occhi del falconiere esperto, ma non sono certo da condannare!!!
Alessio,
sai cosa c'è dietro questi progetti? soltanto tanti bei soldini per chi li gestisce. Dell'ecosistema non gliene frega un casso a nessuno...
Vuoi un esempio di come girano i soldi pubblici in queste cose?
Vai a vedere questa pagina:
http://www.parcobeigua.it/cons.php
E' il resoconto pubblico dei costi dei consulenti a cui il parco del beigua (uno dei parchi regionali liguri) ha affidato vari progetti ornitologici.
Leggi bene "quanti mila euro" e per che cosa...
9.000 per lo studio di 4 mesi sul merlo acquaiolo (comunissima specie da noi, visibile dovunque).
Leggiti bene gli altri compensi e vedrai cosa si stanzia per "far guardare gli uccelli agli esperti", tutto alla luce del sole, quindi ormai quotazioni consolidate.
Ora dimmi, per attuare una reintroduzione tipo Gipeto (non per guardare soltanto, ma per seguire una reintroduzione) a parte il costo degli uccelli (quanti mila euro l'uno, se un Harris' costa quel che sappiamo...) secondo te quanto è stato speso? quale sarà stato il compenso, per esempio di Perco? Tutto legittimo, è un lavoro, io non voglio sindacare sui costi ed i compensi, ma rifletto e penso, anche per mia personale esperienza vissuta... mi chiedo: ma la sorte di quegli uccelli, sarà veramente il motivo principale che ha mosso queste operazioni?
Se mettiamo insieme tutti i costi, gli enti coinvolti (università , ISPRA, associazioni ambientaliste, wwf, lipu, enpa, etc, enti regionali e provinciali etc), il richiamo mediatico e politico di queste operazioni etc... mi chiedo, di nuovo: sarà tutto veramente cosi idilliaco e positivo?
Alessio, perdonami, ma da quello che hai scritto sul forum, mi sono fatto l'opinione che tu sia un ragazzo positivo ed intelligente, ma fidati per una volta, anche se per ora ti sembra strano, ti accorgerai in futuro che quando un ecosistema è pronto, gli animali arrivano da soli, in silenzio e senza spese pubbliche o casse di risonanza mediatica.
E se ne accorgono quelli che ci vivono dentro, l'ecosistema, non i professori universitari e le loro pletore di leccaculi.
E quando per la prima volta vedi l'uccello che nessuno si ricorda a memoria d'uomo di aver mai visto lì... non ci credi neppure tu e non lo dici a nessuno, per non infrangere il vostro segreto... :wink:
Gratis e senza scolaresche al seguito.
Saluti.