Regolamentare la Falconeria in Italia

Si ma esattamente cosa stai chiedendo? Aiuto per modificare le leggi regionali della tua regione? Consigli precisi su come fare? Altro?

Perdona la franchezza e se ti chiedo questo ma da quello che scrivi non si capisce che cosa vuoi di preciso..sembra quasi che aspetti che qualcuno ti cambi le cose a casa "tua" !

L'iter l'hai scritto qualche post più indietro su come modificare/aggiungere una legge regionale cosa ti ferma dal provarci ad ottenere quello che c'è in emilia-romagna e veneto?
Come hai scritto ci vogliono degli obiettivi precisi e come toscano1 cerca di farti notare ci sono limiti dettati dalla 157/92 per cui bisogna essere realisti e cercare di fare un passo alla volta nella direzione giusta.

- Cosa vuoi ottenere esattamente?
- Legislativamente parlando è possibile?
- Cosa se disposto magari a dare in cambio ai legislatori per aiutarti ad ottenere quello che vuoi?
- Chi ti può aiutare? Se si..come?

ma scusa gcm stiamo parlando tanto di associazionismo???, chi è che deve cambiare le cose il singolo ? è lecito da parte di Federico notare come nella sua regione dove è presente "se non vado errando" il presidente di una nota associazione, e proprio in quella regione la falconeria è messa nel peggiore dei modi ..... come mai?
Anche in lombardia è possibile far allenare i falchi a caccia chiusa, certo non è così agevole come la regione Emilia Romagna, dove basta essere socio dell'atc fare domanda dopo di che puoi andare dove vuoi a far volare il tuo rapace, mentre il lombardia abbiamo piu vincoli.
la Romagna è, penso, la regione piu avanti di tutta l'italia " escludo le regioni a statuto autonomo" nella legge sulla caccia, anche come prelievo di selettivo è stata la prima a muoversi ottenendo tantissime core un tempo inpensabile,perche? è andata a leggiferare contro la legge quadro? no ha messo in campo dei buoni avvcati ed è andata a colmare vuoti legislativi che si sono presentati con l'arrivo di tecniche di caccia fino ad allora utilizzate solo sulle alpi.
Così si sono mosse altre regioni a riguardo alla falconeria.
Io ho notato che se in una regione è presente un'associazione viva e vitale che veramente vuole ottenre qualcosa di giusto per poter continuarela una passione di molti riescono ad ottenerle, magari non il 100 x 100 ma una buona parte, e questo vale per il prelievo selettivo degli ungulati come per la caccia con il falco.
io ho la lampante prova a riguardo URCA Lombardia e URCA E.R. pur essendo della stessa famiglia c'è un abisso tra loro casa cambia? le persone, penso così anche in altre associazioni simili.
 
Allora, la legge regionale dell'emilia romagna all'articolo 48 comma 2 e 3 delega le province il rilascio delle autorizzazioni all'allenamento ed addestramento falchi SENZA PREDAZIONE o con l'uso di selvaggina di rilascio proveniente da allevamenti riconosciuti, con certificato veterinario e fattura di acquisto. Tali autorizzazioni vengono rilasciate ai possessori di licenza di caccia.

Nella legge emiliana pertanto, NON c'è o ci sono altri articoli che "facilitano" o regolamentano la falconeria!!

Se non ricordo male, qualcuno ha scritto che il presidente uncf dell'emilia sta "lavorando" affinchè si possono cacciare i corvidi dall'auto. Ebbene, state prendendo tutti un abbaglio !! il discorso gira così: è stato richiesto alla provincia di inserire il "falco" nei mezzi nel piano di controllo dei corvidi. Tale piano prevede SOLO L'ALLONTANAMENTO E NON LA CATTURA DEI CORVIDI. Inoltre, l'eventuale assenso la provincia lo da dopo aver SENTITO L'ISPRA !! L'ISPRA, fino a ieri, non dava nessun "via libera" al'uso del rapace nell'allontanamento e/o contenimento dei corvidi e/o piccioni, anzi, lo sconsigliava!! (è accaduto anche a me quando ho fatto tale domanda di allontanamento corvidi alla provincia di Pisa!!!) Pertanto, adesso come adesso, non se ne parla ancora !! e questo per questioni particolari che esulo dal raccontare qui.

Quindi, cari ragazzi, non è tutto oro quel che luccica !! io credo però che se ognuno di voi fa regolare domanda alla propria provincia, non credo che non vi autorizzeranno al volo di allenamento ed addestramento ... ovviamente con regolare licenza di caccia valida
 
ma scusa gcm stiamo parlando tanto di associazionismo???, chi è che deve cambiare le cose il singolo ? è lecito da parte di Federico notare come nella sua regione dove è presente "se non vado errando" il presidente di una nota associazione, e proprio in quella regione la falconeria è messa nel peggiore dei modi ..... come mai?

Giacomo, in quella regione è messa MALE TUTTA L'INTERA CACCIA !!!! e Federico lo sa benissimo visto che è cacciatore con fucile e conosce le effettive restrizioni venatorie generali


Anche in lombardia è possibile far allenare i falchi a caccia chiusa, certo non è così agevole come la regione Emilia Romagna, dove basta essere socio dell'atc fare domanda dopo di che puoi andare dove vuoi a far volare il tuo rapace, mentre il lombardia abbiamo piu vincoli.

per quanto riguarda la Lombardia sappiamo benissimo come sono andate le cose...cazziate pertanto l'autore !! :rolleyes:

la Romagna è, penso, la regione piu avanti di tutta l'italia " escludo le regioni a statuto autonomo" nella legge sulla caccia, anche come prelievo di selettivo è stata la prima a muoversi ottenendo tantissime core un tempo inpensabile,perche? è andata a leggiferare contro la legge quadro? no ha messo in campo dei buoni avvcati ed è andata a colmare vuoti legislativi che si sono presentati con l'arrivo di tecniche di caccia fino ad allora utilizzate solo sulle alpi.
Così si sono mosse altre regioni a riguardo alla falconeria.
Io ho notato che se in una regione è presente un'associazione viva e vitale che veramente vuole ottenre qualcosa di giusto per poter continuarela una passione di molti riescono ad ottenerle, magari non il 100 x 100 ma una buona parte, e questo vale per il prelievo selettivo degli ungulati come per la caccia con il falco.
io ho la lampante prova a riguardo URCA Lombardia e URCA E.R. pur essendo della stessa famiglia c'è un abisso tra loro casa cambia? le persone, penso così anche in altre associazioni simili.

è vero anche questa affermazione...ma è anche vero che le associazioni forti si fanno con i numeri, e pertanto tra i numeri si possono trovare maggiormente le persone più idonee e valide e disponibili.
Inoltre ancora, per fare le iniziative occorrono, oltre al tempo, disponibilità, competenza, anche i soldi, molti soldi !! vedasi il pool di avvocati che tu citi !!
devo allungare il messaggio di almeno 10 caratteri per poterlo inserire...dovrebbero bastare :)
 
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Perdona la franchezza e se ti chiedo questo ma da quello che scrivi non si capisce che cosa vuoi di preciso..sembra quasi che aspetti che qualcuno ti cambi le cose a casa "tua" !
Guarda.. cgm... ti consiglio di rileggere i post a partire dal primo.. Solo dopo capirai che sono stati elencati dei punti importanti per la falconeria, non inventati da me ma emersi da numerosissimi post su questo forum per dare una idea sulle cose che si potrebbero cambiare. Alcuni punti andavano a modificare la 157/92 ma pare che sia una missione impossibile. Altri punti riguardavano modifiche alle leggi regionali, a quanto pare fattibile. La mia domanda era lecita: chi può avanzare proposte per modificare le leggi regionali e in che modo? (questo argomento ha ben 2599 visite...) ma tutti hanno fatto orecchie da mercante!
Allora sono andato a vedere come si modifica una legge regionale e mi sono autorisposto...
Mi scrivono che non si può cambiare la legge nazionale... ma chi ne parlava??
Poi mi viene detto che sembra che voglio cambiare la legge solo nella mia regione per un mio unico vantaggio..
O non ci capiamo o scrivo come un cane o non so cosa!
cgm, in Piemonte ci troviamo una legge regionale sul benessere animale...che ci vieterebbe di legare i falchi al blocco... ma ti rendi conto? E dimmi cgm, per proporre una modifica della legge regionale dovrei andare io in Regione come singolo cittadino o sarebbe meglio che ci andasse un delegato di una associazione?
Mentre io stavo sull'albero a fischiare... qualcuno..ha inserito questa bella legge del menga e non hanno avuto neanche obiezioni!
A volte mi chiedo a chi interessa veramente fare qualcosa per migliorare le leggi sulla falconeria visto che non interessa, non è possibile o non ci tocca..
Volevo solo dare degli "Imput" perchè ci sono regioni in Italia in cui la falconeria è vietata....
Ci sono regioni in cui, con 15 euro di marca da bollo, posso far volare il mio falco quando voglio. Se continuiamo ad aver paura di tutto, ad essere così disorganizzati da non riuscire a mantenere neanche il filo di un discorso, figuriamoci come possiamo competere con organizzazioni ambientaliste organizzatissime e determinatissime..., mirate, piano piano... a vietare la falconeria anche in altre regioni.... A limitare la caccia..., a distruggerci agli occhi dell'opinione pubblica tramite gli spettacoli di piazza o additandoci come ladri di uova!!! Sveglia!!! Tiriamo fuori la testolina da sotto la sabbia perchè rimaniamo con le chiappe scoperteee..! ;)
 
.che ci vieterebbe di legare i falchi al blocco... ma ti rendi conto? E dimmi cgm, per proporre una modifica della legge regionale dovrei andare io in Regione come singolo cittadino o sarebbe meglio che ci andasse un delegato di una associazione?
Federico ti iscrivi ad una associazione di falconeria e con quella porti avanti la possibile proposta di regolamentazione nella tua regione,magari ti proponi anche come delegato per seguire l'iter...
Comunque in veneto abbiamo registro falconieri ecc....ma più che un aiuto è un pacco per noi falconieri con la licenza, perchè abbiamo molte più restrizioni di chi vola senza.
 
MRHAWK iio penso che l'associazionismo per quanto riguarda la falconeria visti i numeri carenti non è secondo me la strada da percorrere nella tua realtà.
Non capisco anche questo disfattismo a priori. "Io singolo cittadino non ce la farò mai". Perché mai non dovresti farcela? Cercare di cambiare le cose è un tuo sacrosanto DIRITTO (e se permetti un DOVERE nei confronti di te stesso). Se la gente ti dice che stai cercando di fare cose solo per il tuo tornaconto beh personalmente che se ne vadano a quel paese!! Cosa te ne frega degli altri? L'hai ammesso pure tu a stare li a cinguettare te l'hanno messo nel didietro facendo una norma che è il peggio del peggio (sotto tutti i punti di vista). Ora capisco che non è semplice e sicuramente con un associazione dietro ci si sente più sicuri però un associazione è comunque composta da singoli individui ognuno dei quali può fare la differenza!!
E poi vere i numeri non significa necessariamente avere più potere ma semplicemente avere più possibilità di avere a disposizione persone competenti magari con gli agganci giusti..ma comunque non c'è alcuna garanzia! In veneto da quello che ha scritto reartu è stata una iniziativa di una persona sola che magari non ha ottenuto tutto quello che voleva ma qualcosa si!!
Sarò ingenuo e sognatore però personalmente credo che l'individuo può comunque ancora cambiare le cose. Quindi personalmente io non ti sto dando addosso e non ti sto criticando ma sto semplicemente cercando di "motivarti" perché è l'unico aiuto che penso di poterti dare e sono convintissimo che magari con il tempo e dando il buon esempio tu le cose le potrai cambiare!

ps: toscano1 nella provincia di bologna nella bozza per l'abbattimento dei corvidi pagina 6...
5) E’ consentito l’uso di uccelli rapaci, anche per l’abbattimento, da parte di falconieri autorizzati.

la bozza la trovi qui http://www.provincia.bologna.it/cacciapesca/Engine/RAServeFile.php/f/varie/CORVIDI_Piano_2013.pdf
 
Ultima modifica:
gcm
al momento è solo una "bozza" !!
ad oggi i falconieri non sono autorizzati come spiegato nel post precedente

inoltre, come recita la bozza, "da falconieri autorizzati", ovvero coloro che hanno conseguito il patentino di selecontrollori di corvidi e animali infestanti (non è la parola giusta, ma rende l'idea), quindi NON da tutti, a meno che non sei conduttore o proprietario del fondo ecc

non possiamo pertanto fare come ci pare e piace anarchicamente..ci sono delle regole da rispetare

comunque, ben venga tale iniziativa
 
Ultima modifica:
gcm
mi sono dimenticato, nel post precedente, di evidenziare il fatto che tale autorizzazione (l'uso del rapace nel controllo dei corvidi) dovrà essere autorizzata dopo nulla osta dell'ISPRA. Purtroppo sappiamo che l'ISPRA fino ad oggi NON ha mai concesso nulla osta, è sempre stata contraria..speriamo che sia la prima svolta di una lunga serie...ma sono come San Tommaso, finchè non vedo NON credo !!
 
gcm
al momento è solo una "bozza" !!
ad oggi i falconieri non sono autorizzati come spiegato nel post precedente

inoltre, come recita la bozza, "da falconieri autorizzati", ovvero coloro che hanno conseguito il patentino di selecontrollori di corvidi e animali infestanti (non è la parola giusta, ma rende l'idea), quindi NON da tutti, a meno che non sei conduttore o proprietario del fondo ecc

non possiamo pertanto fare come ci pare e piace anarchicamente..ci sono delle regole da rispetare

comunque, ben venga tale iniziativa

Senti che spezzatino! Si scioglie in bocca! Eh si era un esemplare giovanissimo l'ha preso Giacomo con il falco. Ah ma si possono cacciare ? E cosi giovani ? Si, serve un permesso speciale, devi fare un esame, poi puoi fare il selecontrollore, è un bell'impegno però almeno ogni tanto ci facciamo qualche cenetta.

A cena a casa del selecontrollore deviato ai corvidi.

A parte scherzi ci metterei la firma, anche se si rischia l'invidia dell'altra categoria di cacciatori, che vorranno fare i selecontrollori con la carabina (Anche perché il corvide, o meglio la cornacchia, con lo schioppo è difficile prenderla).
 
deffie
non c'hai capito tantissimo :rolleyes:

per fare il "selecontrollore" (di corvidi, cinghiali, volpi, storni e piccioni ecc ecc) devi fare un corso
tale corso lo può fare chiunque abbia la licenza di caccia, per cui nessuna invidia da parte degli altri cacciatori, anzi !!
ti ricordo che il selecontrollore di corvidi non usa il fucile ma gabbie di Larssen ecc
in Toscana negli ultimi anni ne hanno fatti a bizzeffe di corsi in merito

non possiamo fare pertanto gli anarchici ovvero cacciare "come dove quando" vogliamo
occorrerà conoscere il selvatico, biologia, abitudini ecc ecc per poterlo insidiare al meglio
le regole ci debbono essere, e ce ne sono...vanno rispettate
 
Ultima modifica:
Ma no, ironizzavo sul fatto che i selecontrollori classici, ad esempio chi fa ungulati, può permettersi qualche spezzatino di giovane e fuori dalla stagione di caccia, con i corvidi lo spezzatino non verrebbe granché.

Il discorso dell'invidia era a proposito del fatto che saremmo gli unici a fare caccia di selezione ai corvidi cacciandoli, visto che attualmente, come selecontrollore, si possono solo catturare (e vanno poi gassati).
 
Come si fanno le leggi? un piccolo esempio...

Visto il disorientamento collettivo in fatto di procedure legislative e loro attuazione e vista la superficialità con cui si parla di leggi e di "proposte", senza spesso avere neppure una lontana idea di cosa significhi presentare un disegno di legge, allego la proposta del calendario venatorio della Liguria, con le motivazioni relative alle modifiche presentate.
Così magari si capirà un po' meglio che differenza c'è fra il proporre su un forum qualsiasi cosa ci passi per la mente (tanto non costa nulla) e cosa significhi andare a proporlo nelle sedi appropriate e nei modi appropriati agli addetti ai lavori come interlocutori.
Mi pare che ci sia una "leggera" sottovalutazione della cultura venatoria e della professionalità di chi gestisce le leggi e le attività dei "fucilieri".
Leggetelo tutto, se ce la fate ad arrivare in fondo. Poi magari scrivete se vi pare "accettabile" arrivare in una commissione con una proposta del tipo "falconeria dovunque, tutto l'anno e senza nessuna licenza".
Vedete un po' voi...
Saluti.
 
Ma quindi il tutto si e' arenato? Le proposte e le relative discussioni non sono servite a nulla?

Diciamo che forse la materia è un po' troppo seria e delicata per chiacchierarne in pubblico su un forum.
Il web non è la verità assoluta e la panacea per tutti i mali (mi spiace per i grillini...).
Qui forse è meglio postare i raccontini di caccia.
 
Guarda che quel pubblico siamo noi, direttamente interessati. E perche' dovrebbe essere una materia seria e delicata? Non parliamo di nulla di illegale, anzi, vorremmo la legislazione che ci protegga! Non comprendo questa omerta'.
 
Tanax
leggevo proprio adesso la proposta per il calendario venatorio 2013 della regione Liguria dove si legge in merito alla minilepre (silvilagus floridanus):
si è ritenuto, sulla scorta del parere ISPRA e delle valutazioni dell'università di genova, di recepire integralmente le osservazioni relative alla esclusione della minilepre dalle specie cacciabili

ebbene, nella regione Toscana è tutto l'opposto !! che l'ISPRA abbia dato valutazioni all'opposto di quelle che ha dato alla regione Liguria? è tutto un controsenso, un paradosso, una presa per il culo !!!

il calendario venatorio 2013 della regione Toscana (prov Pisa) così recita:

ai sensi di quanto previsto dal comma 4bis) dell'art. 8 della legge regionale 10/6/2002 nr 20, e con la finalità dell'eradicazione della specie alloctona, possibile veicolo di patologie e in competizione con la lepre comune, è consentito l'abbattimento della minilepre senza limite numerico di capi !! ...al fine di limitare la diffusione di tale specie, è comunque fatto assoluto divieto di immissione, detenzione e trasporto di individui vivi di minilepre sull'intero territorio provinciale salvo i casi specificatamente autorizzati dalla provincia

 
Ultima modifica:
E' grazie a questo disfattismo che ci ritroviamo in un caos totale! E' grazie a questo modo di ragionare che le leggi non cambiano. Tutto troppo difficile.. non vale neanche la pena parlarne.... Assurdo!!!!! Ma a che serve l'esperienza, a che serve fare i saccenti se poi si cerca sempre di distruggere tutto quello che altri cercano di affrontare? Aspettiamo ancora un po....e vedremo che pacchetto ci faranno!!!! Illuminateci Voi!
 
Tanax
leggevo proprio adesso la proposta per il calendario venatorio 2013 della regione Liguria dove si legge in merito alla minilepre (silvilagus floridanus):
si è ritenuto, sulla scorta del parere ISPRA e delle valutazioni dell'università di genova, di recepire integralmente le osservazioni relative alla esclusione della minilepre dalle specie cacciabili

ebbene, nella regione Toscana è tutto l'opposto !! che l'ISPRA abbia dato valutazioni all'opposto di quelle che ha dato alla regione Liguria? è tutto un controsenso, un paradosso, una presa per il culo !!!

il calendario venatorio 2013 della regione Toscana (prov Pisa) così recita:

ai sensi di quanto previsto dal comma 4bis) dell'art. 8 della legge regionale 10/6/2002 nr 20, e con la finalità dell'eradicazione della specie alloctona, possibile veicolo di patologie e in competizione con la lepre comune, è consentito l'abbattimento della minilepre senza limite numerico di capi !! ...al fine di limitare la diffusione di tale specie, è comunque fatto assoluto divieto di immissione, detenzione e trasporto di individui vivi di minilepre sull'intero territorio provinciale salvo i casi specificatamente autorizzati dalla provincia


Giovanni, in Liguria nel calendario venatorio hanno scritto tante di quelle scemate che neanche a mettercisi d'impegno ci si riesce. Il mio era solo un esempio per spiegare quanto poco semplice sia legiferare, senza entrare nel merito dei contenuti.
Le mini in Liguria hanno una popolazione per ora ridottissima a pochissimi luoghi e l'ISPRA non ha ritenuto di inserirle nelle specie cacciabili, ma la relazione era soltanto riferita alla regione Liguria. In Piemonte e Lombardia la cosa è differente.
Ciò non toglie che la Regione avrebbe potuto scavalcare il parere dell'ISPRA, che rimane non vincolante, e aprire la caccia alle mini in Liguria, ma la commissione venatoria si è tolta la responsabilità allineandosi al parere dell'Istituto.
 
Amedeo
capisco il tutto
quello che volevo sottolineare è che tra le regioni non c'è nessun coordinamento e spesso le disposizioni sono contrastanti se non agli antipodi ! cioè:
se come penso, in Toscana la minilepre è dannosa per moltissimi motivi (alloctona, malattie trasmissibili alle lepri italiche ecc ecc) lo stesso concetto sarebbe e dovrebbe essere valido per tutta l'italia, non trovi?
 
Amedeo
capisco il tutto
quello che volevo sottolineare è che tra le regioni non c'è nessun coordinamento e spesso le disposizioni sono contrastanti se non agli antipodi ! cioè:
se come penso, in Toscana la minilepre è dannosa per moltissimi motivi (alloctona, malattie trasmissibili alle lepri italiche ecc ecc) lo stesso concetto sarebbe e dovrebbe essere valido per tutta l'italia, non trovi?

Concordo, ma il problema è che l'ISPRA, che dovrebbe essere super partes, in realtà (fin dai tempi dell'INFS) è composto in massima parte da studiosi che sono ideologicamente protezionisti e come tali hanno ben poca considerazione della caccia. Per questo motivo la selezione ed il controllo numerico degli animali appartenenti alle specie alloctone o nocive, tendono a non darle ai cacciatori. Preferiscono altri sistemi che poi regolarmente si dimostrano inutili.
Guarda per esempio lo scoiattolo grigio (così faccio contento anche Fulmine ;-). Tutti sanno che è dannoso alla specie autoctona eppure non è cacciabile. Oppure uccelli come lo storno, che è manifestamente invasivo e dannoso, eppure continuano ad esprimere pareri negativi verso le richieste di caccia in deroga, a norma della 157/92.
La mini è un fatto simile. La regione Liguria non vuole rogne e si adegua senza fiatare a tutto quello che dice l'ISPRA, pur potendo, se volesse, non tenerne conto ai fini venatori.
La filosofia dell'autonomia e la differenziazione locale delle regioni (e degli ATC) in materia di caccia in alcuni casi è tornata utile per allargare le potenzialità della caccia in altri è risultata penalizzante. In generale però, a distanza di 20 anni, non mi pare che la concezione di collegare il cacciatore al suo territorio di residenza abbia portato grandi frutti.
Io credo che la regola fondamentale per gestire la nuova caccia in Italia debba essere quella di tener presente soprattutto la mala educazione venatoria del nostro popolo.
Il presupposto da cui partire è che il cacciatore italiano, mediamente, (e parlo anche dei Falconieri) ha poco rispetto delle regole e tende a prendere il più possibile quando e come può.
Quasi nessuno rispetta i limiti di carniere con la scusa che "tanto se non lo prendo io lo prende un altro" e così facendo dopo due settimane dall'apertura la stanziale è finita (in parte morta, in parte salva dentro ai rifugi da cui non esce più).
La filosofia verso la migratoria deve cambiare. Non è intelligente dare giornate fisse a un migratorista. Quando c'è il nord est entrano gli uccelli e si deve poter andare, in ogni giorno. Però le giornate devono essere un tot prestabilito e il carniere va rispettato. Cioè: vai quando vuoi, ma non puoi marcare più di (per esempio) 20 giornate alla migratoria con un limite massimo di tot tordi, tot colombacci etc etc
Per cui se viene una settimana di buona entrata, potendo vado anche tutti i giorni, ma poi finite le 20 giornate oppure raggiunto il carniere massimo stagionale, sto a casa. Le regole ci vogliono, chi non le vuole ha sempre tutti gli altri contro e prima o poi chiude bottega.
Marghe, nessuna omertà... ma la caccia e le sua legge sono complicate e, come vedi, intersecano tante materie di non semplice discussione.
Ho letto parecchie "proposte" per la Falconeria su questo forum. Ci sono molti che neppure hanno il porto d'armi che hanno scritto le loro opinioni, spesso ingenue e inapplicabili.
Riassumendole potrei dire che la tendenza è: vogliamo fare tutto senza nessun altro cacciatore in mezzo ai cabasisi (citando Camilleri).
Non si può fare. La cosa è' un pochino più complessa.
Ben vengano le proposte, ma sensate e ponderate, non tanto per dire. Per cui prima bisogna essere andati a caccia con queste regole e averle testate bene sul campo e nella loro reale applicabilità, poi si studia bene la legge attuale, anche negli articoli noiosi, burocratici e amministrativi della parte gestionale della caccia, poi si fanno le proposte di modifica.
Altrimenti si porge semplicemente il fianco a chi la caccia la vuole chiusa.
 
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