Descrizione: | Alcuni anni fa usciva per la prima volta in Italia un’opera unica nel suo genere. Nella storia contemporanea italiana della falconeria nessun Trattato fu più scritto successivamente alle fondamentali opere di Federico II di Svevia (De Arte Venandi cum Avibus), di Sforzino da Carcano (Trattato de gli uccelli da rapina).
Ma l’Autore è ben lungi dal voler arrivare ad una simile minuziosità e maestrìa descrittiva. Tali due trattati rimangono comunque alla base del sapere di ogni falconiere.
Molti altri trattati esteri (in lingua inglese) sono presenti, ma rappresentano solo un adattamento dell’antico scritto federiciano. Possono variare le conoscenze scientifico, biologiche e veterinarie oggigiorno e possiamo trovare nei moderni libri molte informazioni in questo senso. In cosa consiste, quindi, la peculiarità di quest’altro trattato, frutto di anni di esperienza e di vicinanza al mondo della falconeria?
Il suo pregio sta nell’essere una sorta di guida, come un falconiere che decide di portare avanti l’addestramento di un allievo.
Ogni passo che un allievo dovrebbe fare è descritto e suddiviso nei giorni più o meno necessari ad addestrare un falcone o un astore.
Quindi si tratta di un libro scritto per chi vuole veramente capire come, senza veli, alla fine si addestrano i falconi (cosa raramente descritta).
Il libro si prepone quindi d’insegnare a chi di falconeria ne sa ben poco, cosa che non era negli intenti degli antichi trattati dove il trattato era scritto per gli altri falconieri o per coloro che comunque praticavano l’arte in questione. Amedeo Arpa |