Era un sabato uggioso di ottobre..classico tempo autunnale lombardo..Volai tutto il pomeriggio dietro a merli con una femmina di sparviera.
Una femmina di due mute regalatami da un amico. Mai usata a caccia mi disse!
In quel periodo non avevo la telemetria… Solo campanello. Uno di quelli che oggi farebbero rabbrividire: grosso, pesante e legato alla zampa.
Quel giorno ho osato più del necessario e dopo essere partita dietro una preda non riuscii a recuperarla. Cosa frequente per chi vola spar non imprintate e mai tirate di peso.
Quando si scollegano hanno bisogno il loro tempo, vanno in tilt, ma vista l’ora capii che se ne riparlava la mattina seguente.
Passai la notte a pianificare il recupero.
Mentre pensavo arrivo’ un’acquazzone di quelli forti. “Ci mancava anche questa!” pensai
Svegliato prima che facesse luce, andai al punto preciso in cui la vidi l’ultima volta….. Aspettai sotto una quercia l’arrivo di uno spiraglio di luce per poterla cercare.
In quei momenti ti rendi conto dei sacrifici e degli errori che commetti. È lì che impari veramente!!
Iniziai a chiamarla al logoro ma niente, nessun segnale della sparviera.
Passarono due ore così, senza risultati.
Iniziai a pensare che fosse morta durante la notte a seguito della tempesta o che fosse stata presa da una volpe.
Ad un certo punto da lontano, in mezzo al bosco, sentii le ghiandaie e le gazze in allarme…..
Tipico comportamento e verso di quando un predatore passa in zona… Sarà lei??
Ricordo che corsi come un pazzo passando rovi, acqua e fango senza rendermene conto…. Arrivato in prossimità del fracasso mi fermai:
Vedevo a terra 4 gazze…. Lottavano contro una sparviera e tiravano di quelle beccate impressionanti. Pensa se fosse la mia spar pensai……
Ad un certo punto nel fracasso si sente distintamente il suovo del campano. È lei!!!!
Mi faccio strada tra gli arbusti…e quando mi avvicinai sorpresa: tra gli artigli una gazza!!!
Non ci volevo credere.
Iniziai a correre facendo rumore per far allontanare i corvidi. Mi fermai e aspettai che iniziasse a spiumare……. La recuperai!!!!!
Ad oggi è uno di quei recuperi che mi emozionano di più visto che ancora non avevo un feeling particolare con lei e, oltretutto, erano le prime vere uscite a caccia che faceva.
Da allora la tenetti diversi anni con catture e numeri da repertorio.
“Con loro non devi mai osare oltre il limite!
Quando si scollegano devi avere una sensibilità extra per riportarli in condizione!
Se impari con loro, puoi fare tutto!
Sii meticoloso e non tralasciare i particolari!
Ma alla fine……. sono di una semplicità unica….
Gli sparvieri!!!”
Davide
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