La Poiana di Harris (Parabuteo unicinctus) è un rapace che da alcuni si è affacciato con prepotenza alla pratica della falconeria ed è stato da subito apprezzato per le sue pecularità che lo rendono unico.
Distribuzione e migrazioni:
E’ una specie con un vasto areale che si trova nelle zone cespugliose semi-desertiche dell’estremo sud degli USA, dal sud ovest della Louisiana al Kansas, sud est della California e nel Texas meridionale, fino al Messico, in tutto il Cile meridionale, in Argentina, nel Paraguay fino al Venezuela. E’ stato notato anche in Brasile.
Sottospecie:
- Parabuteo unicinctus harrisi: diffuso nel sud degli Stati Uniti, Louisiana, Kansans, Messico, Texas e nell’America Centrale dall’Ecuador al Peru’. E’ il piu’ piccolo delle tre specie (peso inferiore) e rappresenta il ceppo selvatico originario.
- Parabuteo unicinctus unicinctus: diffuso nel sud-est della California, in Cile, Peru’, Venezuela, Paraguay, Argentina, Brasile. Ha aspetto molto simile all’harrisi con testa e petto marrone fuligginosi, le ascelle e le zampe hanno un colore marrone velato.
- Parabuteo unicinctus superior: e’ la specie conosciuta come la piu’ grande, la piu’ pesante e la piu’ scura. Si trova in California, Arizona e Messico.
Allo stato selvaggio questo falco lo si puo’ trovare in zone semi-desertiche, savane aride e occasionalmente in rade zone boschive.
Si vedono di frequente esemplari posati su alti cactus o pali del telefono, molto spesso accanto ad un altro individuo della stessa specie.
E’ un bel falco dal piumaggio marrone bruciato con sfumature piu’ o meno intense fino ad arrivare ad un marrone/nero scurissimo. Da notare la barratura bianca delle penne timoniere.
Lunghezza: 52 cm
Peso: 570 – 1.130 gr.
Apertura alare: 115 – 130 cm
Occhi: iride color marrone scuro con circoli periorbitali gialli.
Becco: grigio acciaio con punta nera.
Tarsi: gialli.
Alimentazione e Tecniche di caccia:
Il falco di Harris e’ stato visto cacciare alzavole, ralli, gallinelle e piccoli uccelli della grandezza di tordi. Inoltre preda roditori, conigli adulti e persino le lepri del Nord America.
Si tratta di un falco dal comportamento unico, ovvero caccia in gruppo allo stesso modo in cui cacciano i lupi con i quali ha similitudine anche nella struttura sociale. Questa particolarita’ di cacciare gli permette di avere delle maggiori possibilita’ di catturare la preda in quei territori cosi’ inospitali e ostili dove questi falchi vivono. Inoltre possono cosi’ catturare anche prede di maggiori dimensioni, il che non sarebbe possibile se fossero soli nella caccia.
Sono i maschi che si lanciano all’inseguimento in quanto piu’ agili e veloci delle femmine che, al contrario, sono quelle che arrivano per ultime sulla preda per sferrare l’attacco decisivo.
Al momento del pasto si e’ potuto evidenziare che gli adulti attendono sempre che i giovani del gruppo abbiano terminato di mangiare, prima di iniziare a loro volta.
Viene considerato quasi da tutti un rapace di facile addestramento, versatile nella caccia e che può essere volato in luoghi morfologicamente molto diversi. Viene utilizzato con sempre maggior frequenza nella attività del bird – control per l’allontanamento degli piccioni nelle aree infestate, ma anche per esposizioni e dimostrazioni di volo per il carattere collaborativo che manifesta.
Considerazioni di Enrico Brocchetto:
Per quanto mi riguarda la falconeria è esprimere le proprie arti comunicative con i propri rapaci, applicata all’indole venatoria innata che risiede dentro di loro. Non ci sono parole per descrivere il tipo di rapporto che può crearsi tra uomo e rapace. Quello che bisogna assolutamente tenere in considerazione è che ci si relaziona con una creatura pensante, di intelletto acuto se stimolata nella maniera corretta e quindi libera di decidere cosa è più conveniente per lei. Non si impartiscono ordini in quest’arte, si danno dei suggerimenti. Un bravo falconiere risulta tale perché riesce ad avvicinare il suo modo di pensare al modo di pensare del falco, creando un feeling molto forte con esso per un appagamento reciproco.
A differenza di quello che dichiara il 98% dei falconieri, la poiana di harris è un falco estremamente complesso. Mi fu consigliato per iniziare per la sua indole collaborativa. Per me è il più efficace rapace che esista se in mani giuste, quanto il più inefficace nelle mani sbagliate.
Dopo poco tempo che cominciai a conoscerli trovando il modo giusto di comunicare passando molto tempo con loro, osservandoli a fondo, loro osservavano me, senza che io facessi nulla, se non guadagnandomi il loro rispetto, diventai la loro guida, il loro compagno creando un legame fortissimo.
Ho visto moltissimi harris durante manifestazioni, eventi, raduni e fiere, ma posso contare nella dita di una mano quelli che ho visto appagati della vita che stavano conducendo con il proprio compagno. E’ molto raccapricciante non conoscere le esigenze, le potenzialità e l’indole di questi animali. Ad occhi inesperti è semplicemente un magnifico falco che sta nel pugno del suo falconiere, ma pochi quando lo vedono vanno oltre. Ci sono sguardi, movimenti, segni che il soggetto vuole trasmetterci di benessere o di grande disagio e frustrazione mentale che nella maggior parte delle volte si trasferisce sull’estetica del soggetto. Quando osservo i miei rapaci, li guardo negli occhi e vedo soltanto gratitudine per aver avuto voglia di ascoltarli, di aver sbagliato entrambi, ma soprattutto di aver avuto voglia di vivere assieme. Non è stato difficile.
Conclusione:
Il falco di harris si dimostra sempre di buon carattere, poco timoroso verso persone e cose tranne nei confronti del cane che non conosce in quanto verso di esso nutre un atavico sentimento di paura, essendo predato in natura dal coyote Americano. E’ un animale socievole, tranquillo, all’apparenza inoffensivo, pigro, indolente quasi sornione. A caccia si dimostra invece estremamente brillante, acuto, collaborativo, opportunista, intelligente. Impara in fretta, impara dai propri errori, impara ad utilizzare i posatoi migliori per essere più efficace nella cattura del selvatico. E’ difficile demotivarlo, prova sempre a cacciare: dalla pianta, dal pugno, a piedi tra i cespugli, li ho visti stanare la preda con i più svariati modi! Sembra davvero che sia un rapace capace di risolvere piccoli problemi e trovarne la soluzione. Ha un attacco deciso e diretto. E’ aiutato dalle lunghe zampe di cui ne fa ottimo uso e dalla presa comparabile a quella dell’astore. Avendo un carattere tranquillo e sociale ed essendo di struttura robusta, è il falco più usato per il bird control. Si può far volare in coppia o in “Gang” cioè con più individui anche dello stesso sesso. Si riproduce con facilità in voliera e la coppia è collaborativa e molto attenta in tutta la fase riproduttiva. Detto ciò, è facile capire perchè è il falco più utilizzato dai falconieri di tutto il mondo e mi permetto di dirvi: ” Il falco di harris lo critica solo chi non lo ha mai volato” 😉
Federico Lavanche
fonte: veterinaricasalesulsile.com
falconeriamoderna.it
foto: Federico Lavanche (copyright 2013)