Nasce il Sindacato dei Falconieri Professionisti


chisono_fabioboncioliniNasce a Bologna, ma avra’ una propria sede operativa a Montecatini Terme, il Sindacato Italiano Falconieri Professionisti, acronimo:
SIFaP-FederFauna, articolazione organizzativa della FederFauna, Confederazione Sindacale degli Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali.

La Falconeria, arte leggendaria ed antichissimo esempio di successo nella sinergia tra Uomo ed animale, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, e’ oggi praticata da un numero sempre crescente di appassionati  e, come avviene per qualsiasi arte, dalla pittura alla musica, puo’ trasformarsi in una vera e propria attivita’ professionale.

Gli esempi piu’ noti di Lavoro del Falconiere sono il “bird-control”, ovvero il controllo dei volatili nocivi per proteggere aeroporti, piazze e monumenti, capannoni, colture agricole, ecc. e  le esibizioni in pubblico a fini didattici o ricreativi, come le rievocazioni Medioevali. Lavori che, ovviamente, richiedono competenza e professionalita’.

Da cio’ l’esigenza, perorata da un nutrito gruppo di imprenditori del settore operanti in tutta Italia e colta al volo da FederFauna, di creare un Sindacato che tuteli gli interessi sociali, morali ed economici di Imprese e Lavoratori impegnati in queste attivita’ ed offra contemporaneamente opportune garanzie ai beneficiari dei servizi.

La Segreteria del  SIFaP e’ affidata a Fabio Bonciolini, gia’ Responsabile della Delegazione FederFauna di Montecatini Terme e Falconiere professionista.

fonte: http://www.federfauna.org/

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Come abituare il falco da caccia al cane

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RonStevens145Cari amici falconieri e non, oggi vorrei affrontare un tema fondamentale per chi va a caccia con il proprio setter, cioè l’avvicinamento del cane al falco e allo sparo.
Capita spesso di sentire e vedere cani giovani da caccia che alla prima uscita vengono buttati sotto un calibro 12 o su un astore imprintato, e i risultati spesso sono disastrosi.
Un qualsiasi essere vivente che per la prima volta sente uno sparo a distanza ravvicinata si spaventerà, questo può creare non pochi traumi, lo stesso vale per un’artigliata di un astore in pieno muso. Ricordo ancora quando una persona mi diceva che il suo cane quando usciva con il falco scappava perchè a volte aveva subito delle artigliate sulla schiena da questo harris..chiamatelo scemo?!
Ovviamente ci sono stati degli errori e questi possono rovinare un cane che poteva promettere grandi risultati e belle giornate di caccia.
Io per entrambi i falchi che utilizzo a caccia e per entrambi i cani che ho avuto nell’ultimo anno, ho utilizzato un metodo molto naturale e poco stressante per entrambi gli animali.
William-Humphrey1938043All’inizio ho fatto conoscere i due a svariati metri di distanza, il falco vedeva il cane correre, abbaiare, scodinzolare, giocare e mangiare. idem per il setter che vedeva il falco muoversi, fare il bagno, mangiare, tutto però senza mai avvicinarsi troppo. Nel giro di una settimana i due si saranno abbastanza studiati e possiamo ridurre le distanze fino ad arrivare ad un metro tra la rete che li divide e il blocco del falco. Quando il falco è tranquillo e magari impegnato a mangiare possiamo avvicinare il cane tenendolo dal collare in modo d’averlo sotto controllo.
Avviciniamolo sempre più fino a che arrivino a toccarsi anche solo per un secondo, ma sempre pronti a spostare il cane dal collare nel caso uno dei due avesse una reazione incontrollata.
Il prossimo step è portare il falco sul pugno mentre si è in giro per campi o boschi, con il cane libero di correre come se stesse andando davvero in cerca di selvaggina, in questo modo il falco collegherà che il movimento rapido di un setter inglese al galoppo non sarà nulla di pericoloso ma anzi vedrà che gli consentirà di avere un esplorazione del terreno più completa.
Red-Setter-FalconSuccessivamente, quando il vostro falco sopporta bene la presenza del cane fate volare il falco con il cane al guinzaglio al vostro fianco. Fate qualche uscita alternando i due passaggi, fino a quando non siete sicuri che entrambi non si diano fastidio a vicenda.
Una volta pronti mollate il cane in corsa che partirà verso una direzione e lanciate il falco verso la stessa direzione, se tutto andrà bene e avete fatto tutta la preparazione con calma, non ci saranno incidenti.
Ora avete un setter inglese che corre all’impazzata in cerca di selvaggina e il vostro falco che osserva, ma come far capire al vostro falco che la ferma del cane significa che si deve preparare ad attaccare un selvatico? La pratica è il miglior insegnamento. Investite qualche euro in selvaggina e fate almeno 10 ferme con l’attacco del falco al frullo.
Io in questa maniera ho raggiunto il risultato che il mio harris (che tutti sostengono odiare i cani) quando si fermava la campana del cane sapeva che si doveva preparare ad attaccare e quindi si metteva esattamente su un ramo e sul DSCN4369mio pugno, più possibile vicino al cane.
Ovvio che successivamente terminato l’attacco e con il vostro falco sul selvatico catturato il cane deve rispettare una distanza altrimenti si rischia che i soggetti più nervosi o ancora poco abituati all’invadenza di un cane da caccia potrebbero artigliare e recare delle ferite. Quindi per i primi periodi consiglio sempre di legare il cane quando entra in ferma, e una volta catturata la preda avvicinarsi con il cane al guinzaglio e premiarlo con complimenti o croccantini. Vedrete con nel giro di una stagione venatoria avrete una coppia molto affiata e in sintonia.
Spero di esservi stato utile. alla prossima con un nuovo articolo sui setter inglesi e la falconeria!

Enrico Aquila

Suggerimenti per utilizzare la Telemetria per Falconeria al meglio.

Telemetria per falconeria

Marshal-TelemetrieLa telemetria è un sistema moderno che permette di poter rintracciare i rapaci che si sono allontanati. E’ costituita da due componenti essenziali: una trasmittente che viene fissata sul falco con diversi metodi come ad esempio alla zampa, al collo, alla coda, a zainetto; e una ricevente, a disposizione del falconiere che serve a captare il segnale emesso dalla trasmittente.

Le principali frequenze utilizzate sono la 216 mhz e la 430 mhz. La prima, (in Italia) pare non sia più consentita in quanto utilizza frequenze vietate mentre la seconda non ha divieti ed è utilizzata in tutto il mondo. Sia la trasmittente che la ricevente, funzionano a batteria, quindi la cosa importante è che siano sempre cariche…

Quando ho iniziato a praticare la falconeria, nei primi anni 90′, c’erano pochi produttori, pochi modelli e parecchio cari. La mia prima ricevente e trasmittente che comprai in U.s.a era della Custom Electronics, Harry_TX_12_RMUrbana. Ricordo ancora da ragazzo l’eccitazione nel riceverla dal corriere… Pochi mesi dopo l’ avrei provata con la mia prima femmina di astore, che me la fece testare più e più volte….. Era composta da una ricevente abbastanza voluminosa e pesante e da una grande antenna Yagi in alluminio a tre elementi, molto scomoda nel bosco. Per questo motivo, parecchi anni dopo sono passato alla Tracker: piccola, completamente digitale, con antenna integrata. Stava praticamente su una mano! Per esigenze di frequenze sono passato poi alla mia attuale, la Tinyloc con la quale mi trovo benissimo.

Il modo migliore per usare la telemetria è quello di provarla, provarla e provarla!

Doc1stSnipeFate come diceva il mitico F.L.Beebe: date il compito ad un vostro amico di nascondere la trasmittente a diversi chilometri da dove vi trovate per poi andare a cercarla. E’ un esercizio utile, ve lo garantisco per non essere impreparati quando dovrete realmente ritrovare il vostro rapace!

-Non aspettate di usare la vostra nuova telemetria la prima volta che ne avrete la reale necessità!

Il tempo è prezioso e dovete cercare di ritrovare il vostro falco nel più breve tempo possibile. Il falco, nel frattempo potrebbe fare gozzo, potrebbe essere predato da una volpe mentre è sulla preda, potrebbe essersi avvicinato scout-transmitterpericolosamente a linee elettriche, ferrovie, strade, cacciatori, pollai, cascine, o male intenzionati. Il fattore tempo è importantissimo!! Se arriverete tardi, nella migliore delle ipotesi, lo troverete in pianta o su un alto edificio a notte inoltrata e dovrete essere li all’alba per richiamarlo! Imparate a capire come utilizzare la telemetria tra i calanchi, tra le vallate, colline, vicino a tralicci.

-Se capterete un segnale debole, cercate un punto più elevato: una collina, un fabbricato, la vostra macchina!

-Imparate a fidarvi della vostra radio e ad effettuare frequenti triangolazioni. Sulla Tinyloc, una funzione che apprezzo molto è il campo numerico dell’intensità di segnale che indica con precisione assoluta la provenienza del segnale della trasmittente. Così precisa da portarmi a un metro dal falco!

-Cambiate spesso le batterie della trasmittente e verificate la corretta carica della ricevente soprattutto quando cambierete il vostro campo di volo abituale per andare a caccia in un posto nuovo, ad un raduno lontano da casa…o all’estero….

-Non fidatevi mai troppo, neanche con gli harris. Sebbene sia un falco fantastico, corretto, difficile da perdere….anche loro sono stati persi…! Proprio quando pensate: “ma dove vuoi che vada?” sarà la volta che il falco “si da’” ; vedrà un trattore, una bici, un cane o prederà lontano dalla vostra vista e voi verrete presi dal panico rimpiangendo di non avergli messo la radio, solo per la vostra pigrizia!!! Avevate la vostra trasmittente in macchina e non gliela avete messa! Non sapete neanche voi il perchè… Vi darete da soli i peggiori epiteti ma… sarà troppo tardi…

Tony_James_w-FMSembrerà un consiglio stupido… ma…. : messa la trasmittente al falco, prima di liberarlo…accendete sempre la ricevente per controllare di riceverne il segnale? 🙂

Sicuri di farlo sempre? Spero di si perchè anche qui la sfiga ci vede benissimo! 😉

Quando avrete la necessità di rintracciare il falco, accenderete la vostra ricevente e…non avrete nessun Beep…. solo in quel momento vi ricorderete di non aver verificato il segnale della trasmittente!

Ora, molte trasmittenti, funzionano con un interruttore che funziona magneticamente. Come per magia la trasmittente si accende e si spegne semplicemente passando un pennino magnetico. Lo avete passato vero? 😉

Quando la telemetria non esisteva, ci si basava solamente sul suono dei sonagli…. Ora che abbiamo la tecnologia, sempre più piccola e più performante, cerchiamo di usarla al meglio!

Cerchiamo di essere responsabili, per noi e per il nostro falco!

Quando riuscirete a trovare al buio il trasmettitore nascosto da una persona fidata, nel più breve tempo possibile, affidandovi esclusivamente ai vostri sensi e alla vostra attrezzatura, sarete pronti ad utilizzare la telemetria sul falco!

La telemetria ci permette di volare i nostri rapaci con più tranquillità, usiamola al meglio! 😉

Il prossimo articolo sarà dedicato alla telemetria satellitare. Continuate a seguirci!