Storia della Falconeria in Portogallo
La presenza della Falconeria in Portogallo, nel corso della nostra storia, e’ molto importante essendo la caccia con il falco, profusamente documentata e registrata attraverso la conoscenza popolare, i codici medioevali e i registri storici della nostra nazione.
Crediamo che la pratica di questa arte si perda nel tempo e potrebbe risalire alla fondazione del nostro paese. Dovrebbe essere arrivata in Portogallo attraverso i re svedesi e visigoti. Il suo sviluppo pero’ ebbe luogo molto piu’ tardi, con il contatto con i popoli arabi nelle crociate.
I primi accenni della cultura popolare in merito a quest’arte, raccontano di un re visigoto che, mentre la sua sposa pregava per la salute di suo figlio, decise di far tagliare la mano ad un servo che aveva perso un falco molto caro al re. Racconta la leggenda che, per intervento divino, il falco fece ritorno, salvando cosi’ il servo dal suo crudele destino. Questa leggenda e’ conosciuta come “la Vergine dell’astore”. I riferimenti piu’ recenti nella documentazione di archivio in merito a quest’arte di caccia, appaiono nel secolo XII, sotto il regno del Re Sancho I (1185-1211).
Il periodo di maggior splendore della Falconeria nel nostro Paese, lo si ha durante il regno di Re Fernando, nel secolo XIV (1367-1383). E’ in questo periodo che venne scritto il “Libro della Falconeria”, nel quale l’autore, Pero Menino, si occupa di temi attinenti la salute del falco da caccia. L’originale del libro di Pero Menino ando’ perduto e gli unici esemplari conosciuti sono copie del XVII secolo, conservate nella Biblioteca Nazionale.
Con la perdita dell’indipendenza di Castilla, nel secolo XVI, la Falconeria in Portogallo perse il suo splendore e fu praticata solo da pochi. Indubbiamente e’ in questo periodo che fu pubblicato il trattato piu’ famoso della Falconeria portoghese, “Arte di caccia di alto volo”, di Diogo Fernandes Ferreira, stampato a Lisbona nel 1616. E’ un’opera che tratta a fondo la Falconeria ed oggigiorno viene considerata una pietra miliare della letteratura del XVII secolo, una testimonianza delle tradizioni dell’epoca. Il libro venne pubblicato quando l’autore aveva gia’ settant’anni.
Durante il XVIII secolo, con l’instaurarsi dell’indipendenza ed in seguito alle scoperte fatte in Brasile, la Casa Reale Portoghese ricomincio’ con entusiasmo a praticare la Falconeria.
In questo periodo furono costruite le falconiere della Falconeria Reale di Salvaterra di Magos, che potevano competere con le migliori falconiere di tutta Europa. La loro direzione fu affidata a maestri falconieri dei Paesi Bassi, considerati i migliori d’Europa.
In questo periodo furono donati al re, da parte di stranieri, molti falconi. Tra questi, nel 1764 arrivarono i girfalchi piu’ belli d’Islanda, come dono del re di Danimarca. Solo nel 1765 furono donati al Portogallo sessanta falconi, che furono ospitati ed addestrati nella Falconeria Reale di Salvaterra di Magos.
Nel secolo XIX la famiglia reale lascio’ il Brasile e la Falconeria venne dimenticata. Nel XX secolo venne praticata solo da un pugno di appassionati, che molto piu’ tardi diedero vita alla Associazione Portoghese di Falconeria (APF). Tra loro spiccavano Nuno de Sepulveda Velloso, Natalia Correia Guedes, Alfredo Baptista Coelho e Jose Albano Coelho Veloso.
Il presente
Oggi, andando contro l’attuale tendenza che allontana la gente dalle sue tradizioni e dalle conoscenze ad essa attinenti, la Falconeria persiste in Portogallo e sta gettando le basi per il suo futuro. Attualmente ci sono circa un centinaio di falconieri in tutto il Paese. Secondo i dati a nostra conoscenza, il numero si e’ mantenuto costante, anzi e’ leggermente aumentato nell’ultima decade grazie ad una maggiore divulgazione di questa tecnica cinegenetica.
Se nei secoli la Falconeria ha meravigliato e stupito la gente e si e’ limitata a poche classi privilegiate, oggi la pratica della caccia con il falco si e’ democratizzata e si puo’ considerare una tra le piu’ accessibili, come risultato del potere globalizzatore del tempo moderno di Internet. Cio’ crea enormi opportunita’, come anche nuove ed importanti sfide che non possiamo ignorare.
Parlare di Falconeria deve essere sinonimo di caccia e di “campo”, un patrimonio che e’ l’eredita’ di millenni. Il nostro Paese ha paesaggi invidiabili e di una straordinaria biodiversita’ che condividiamo con la Spagna. Poche regioni al mondo si possono paragonare alla bellezza naturale della penisola iberica. I “campos” del Portogallo offrono condizioni eccellenti per la Falconeria. Dalle montagne con dirupi scoscesi dei paesaggi del nord, passando per le colline di querce della regione centrale e arrivando alle pianure sconfinate del sud, il Portogallo offre tutto a colui che desidera dimenticare il suo tran tran cittadino e tornare a vivere il meglio che la natura puo’ offrire.
In Portogallo con i nostri falchi cacciamo principalmente il coniglio, la lepre, la pernice, prede classiche che incarnano la vera essenza dei nostri “campos” e costituiscono la base della catena alimentare di molti degli animali che li abitano.
Purtroppo, durante l’ultimo ventennio, la loro presenza e’ diminuita e di cio’ devono essere tutti consapevoli, specialmente i falconieri. Nonostante cio’, e tenendo conto di questo fatto, si possono trovare luoghi con condizioni eccellenti per la caccia e che sono la prova vivente che una gestione adeguata e’ fondamentale, non solo per il futuro della caccia, ma anche per preservare il futuro della biodiversita’ e del paesaggio.
I rapaci piu’ comunemente utilizzati in Portogallo sono senza dubbio gli Harris, specialmente per coloro che cacciano il coniglio. Gli astori sono diventati piu’ numerosi sul guanto dei nostri associati, che li addestrano alla caccia delle stesse prede degli Harris.
Falchi pellegrini e ibridi (specialmente girfalco con pellegrino) si utilizzano in alto volo per la caccia alla pernice e anatra, anche se questa caccia, attualmente, e’ praticata da una ristretta cerchia di esperti falconieri che amano la purezza dell’alto volo.
E’ aumentato anche l’interesse per gli sparvieri, soprattutto tra i dilettanti che hanno gia’ qualche anno di esperienza e che ora cercano nuove sfide. E’ stato solo recentemente che si sono cominciate a vedere le aquile reali, che hanno cominciato a destare l’interesse nei nostri membri e cominciano a vedersi sul pugno guantato dei portoghesi.
Per poter praticare la caccia con il falco in Portogallo, i falconieri devono superare un esame che valuta le loro conoscenze teoriche e pratiche sulla caccia in generale e sulla Falconeria in particolare. Inoltre e’ necessaria la licenza per cacciare nella zone del Paese dove si intende praticare l’attivita’ cinegenetica, nonche’ un’assicurazione venatoria.
I falchi utilizzati devono essere registrati in Portogallo presso l’Istituto per la Conservazione della Natura e delle Foreste (ICNF). Oltre alle pratiche burocratiche, si deve pagare la quota per la riserva di caccia. L’ignoranza nei confronti della Falconeria da’ luogo a molti pregiudizi che causano l’esclusione dei falconieri da alcune riserve di caccia, nelle quali desidererebbero cacciare. Infine i costi (spesso superiori a quelli spagnoli) fanno della caccia un’attivita’ sempre piu’ difficoltosa, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo.
Approfitto di questo articolo per informare i nostri compagni falconieri spagnoli che desiderano cacciare in Portogallo, che per poterlo fare devono ottenere il riconoscimento e l’omologazione della loro qualifica di cacciatori da parte delle autorita’ portoghesi. Quindi, chiunque voglia cacciare in Portogallo deve informarsi con sufficiente anticipo consultando la pagina web dell’organo che regola questa attivita’, ovvero l’INCF (www.icnf.pt).
ASSOCIAZIONE PORTOGHESE DI FALCONERIA
La APF
L’Associazione Portoghese di Falconeria (APF) fu fondata nel 1991. Sin dalla sua fondazione, la nostra Associazione intende la Falconeria come uso del falco per cacciare animali selvatici nel loro habitat naturale. La nostra missione e’ quella di promuovere e diffondere la pratica della Falconeria nel Portogallo, raccogliere gli elementi relazionati alla storia della Falconeria e collaborare alla protezione dei falchi da caccia.
Dal momento della sua fondazione e sino ad oggi, l’APF e’ l’unica rappresentante dei falconieri e della Falconeria in Portogallo. Inoltre rappresenta la Falconeria portoghese all’estero, soprattutto nella IAF, di cui membro associato. In tale contesto la nostra Associazione e’ stata rappresentata nell’incontro internazionale della IAF nel novembre 2012 a Kearney (Nebrasca, USA).
Oggi viviamo in un’epoca di cambiamenti spinti dalla tecnologia, ai quali la nostra Associazione non e’ estranea. Cosi’ abbiamo creato una piattaforma di contatto in Internet (www.apfalcoaria.org) che ci ha permesso di compiere un salto qualitativo nelle relazioni con i nostri associati e, nello stesso tempo, creare un portale d’ingresso affinche’ il pubblico sappia cos’e’ la Falconeria portoghese. Il nostro intento e’ che questo sito costituisca un centro di conoscenza su questa arte di caccia e che sia utile non solo ai nostri membri, ma anche al pubblico in generale, e possa soddisfare il suo desiderio di conoscere il patrimonio che la Falconeria rappresenta.
Tra le attivita’ della nostra Associazione spicca la formazione dei futuri falconieri. Per aiutarli abbiamo creato un breve manuale di introduzione alla Falconeria, che si puo’ scaricare gratuitamente dalla nostra pagina web. Inoltre, in questo sito, abbiamo un Forum con accesso pubblico ed annualmente teniamo un corso per i neofiti. Inoltre l’Associazione fa’ parte dell’organizzazione che controlla e rilascia il carnet di cacciatore con il falco, contribuendo alla supervisione ed alla formazione della futura generazione di falconieri, nonche’ allo sviluppo delle usanze della Falconeria.
Come Associazione ci riproponiamo anche di salvaguardare e conservare la nostra storia ed il nostro passato. A questo proposito recentemente abbiamo ristampato il libro L’arte di caccia di alto volo di Diogo Fernandes Ferreira. Essendo coscienti che per i falconieri e’ importante avere accesso ad informazioni affidabili, abbiamo dedicato molti dei nostri sforzi all’interscambio con i nostri membri, sulle tematiche che crediamo debbano dirigere il futuro della Falconeria (benessere animale, impiego di ibridi, etica). Pensiamo che solo con un gruppo ben informato si possa affrontare il futuro. Annualmente si tiene una riunione generale dei soci dell’APF, normalmente alla fine della stagione di caccia, che costituisce un’occasione per la convivenza e lo scambio di esperienze all’interno del gruppo.
Il futuro
Il futuro ci riserva grandi sfide. In primo luogo abbiamo l’aspirazione ad ottenere che la Falconeria in Portogallo venga riconosciuta come rappresentante legittimo del Patrimonio dell’Umanita’, cosi’ come e’ stato per la Spagna. Allo scopo stiamo raccogliendo firme e speriamo di raggiungere tale obiettivo il prossimo anno. Inoltre ci piacerebbe contribuire a migliorare la pratica della Falconeria da parte dei nostri soci, attraverso proposte di migliorie all’organismo legislativo ed a far conoscere la Falconeria in modo veritiero all’opinione pubblica, molto spesso inondata da fondamentalismo anticaccia.
Di tutte le difficolta’ che comporta la nuova era di globalizzazione e pressione sociale, quella che ci preoccupa particolarmente e’ la poca sensibilita’ verso le attivita’ tradizionali, soprattutto riguardo alla caccia ed all’utilizzo di risorse naturali. Ci pare che questo sia uno dei punti sui quali le associazioni di Falconeria di tutto il mondo avranno un ruolo molto importante e necessario in un prossimo futuro. Per questo crediamo che mantenere vive associazioni come l’APF e l’AECCA sia la prima linea di difesa in caso di attacchi alle nostre aspirazioni per una Falconeria di qualita’. E cio’ non si raggiungera’ con il solo appoggio economico, ovvero le quote pagate dai soci, ma soprattutto tramite la partecipazione attiva alla vita dell’Associazione.
Note sull’autore
Pedro Gonçalo Bento da Silva Afonso, vicepresidente dell’APF, ha 29 anni. Leggendo sui falconi in un’enciclopedia, scopri’ casualmente la Falconeria rimanendo affascinato da questo tipo di caccia.
A quell’epoca in Portogallo si avevano pochissime informazioni su quest’arte, pero’ ebbe la fortuna che un parente trovasse in una librería a Lisbona, un libro in inglese sulla Falconeria. La mancanza di informazione si ando’ convertendo in una specie di trauma che gli creo’ un’incredibile bisogno di cercare e leggere continuamente informazioni sulla nostra arte.
Da che inizio’ a 15 anni con un simpatico gheppio, il periodo migliore come falconiere lo ebbe con un maschio di Harris di nome “Setembro”, avuto per 8 anni. In queste 8 stagioni di caccia pote’ constatare l’evoluzione e lo sviluppo delle abilita’ di caccia del suo compagno, anno dopo anno, che divento’ un eccezionale falco per la caccia al coniglio.
Oltre a questo Harris c’e’ da citare anche un buon maschio di sparviero, di nome “Papel”, che lo delizio’ per la sua agilita’ nel volo e per la sua intelligenza.
Nel 2006 creo’ una pagina web dedicata alla Falconeria portoghese e ben presto si trasformo’, per molti anni, in un punto di incontro di falconieri del paese vicino. Nel 2011 formo’ parte della Giunta Direttiva dell’associazione portoghese di Falconeria e, sotto un nuovo dominio, quella pagina web divenne la pagina ufficiale dell’associazione con l’intento che si convertisse nel maggior centro d’informazione e appoggio per la pratica della Falconeria in Portogallo.
Pertanto si invitano i lettori dell’annuario della AECCA, a visitare il sito www.apfalcoaria.org.
Testo: Pedro Alfonso
Si ringrazia per la traduzione: Margherita Sporeni alias “Volovia”
Riproduzione Riservata – Articolo pubblicato sulla rivista di falconeria “La Alcandara” edita dalla AECCA e pubblicato su www.falconeria.org, con il permesso della AECCA