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Piano di Salvaguardia della Falconeria- Incontro ad Ozzano dell’Emilia – sabato 12 – domenica 13 Ottobre 2019

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OZZANO DELL’EMILIA, SABATO 12 – DOMENICA 13 OTTOBRE 2019
Tenuta Palazzona di Maggio, Via Panzacchi, 16.

OGGETTO DELL’INCONTRO

Un complesso percorso di candidatura multinazionale, coordinato dagli Emirati Arabi Uniti, ha portato nel 2016 al riconoscimento anche in Italia della “Falconeria, un patrimonio umano vivente”, quale patrimonio culturale immateriale iscritto nella Lista Rappresentativa UNESCO.
La comunità dei falconieri di 18 paesi (Germania, Arabia Saudita, Austria, Belgio, Emirati Arabi Uniti, Spagna, Francia, Ungheria, Italia, Kazakistan, Marocco, Mongolia, Pakistan, Portogallo, Qatar, Siria, Corea e Repubblica Ceca), rappresenta un esempio unico di dialogo culturale e scambio di pratiche e conoscenze secondo affinità, valori tradizionali e specificità locali. Il riconoscimento di un elemento come patrimonio culturale immateriale – o ‘patrimonio vivente’ – è di enorme valore perché offre alle comunità e agli individui un senso di identità e di continuità, promuovendo così la coesione sociale, il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana e ne assicura la trasmissione alle generazioni future.
Nel 2003, la Conferenza Generale UNESCO ha adottato la Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (PCI) che incoraggia e supporta gli Stati nel prendere le misure necessarie per assicurare alle comunità la salvaguardia dei loro patrimoni viventi. Ad oggi, ben 178 Stati, tra cui l’Italia, hanno ratificato la Convenzione 2003.
Nel 2009 l’UNESCO ha avviato una strategia globale di ‘capacity-building’ per supportare gli Stati Parte nella definizione di ambiti istituzionali e professionali favorevoli alla promozione delle molteplici espressioni della diversità culturale, per accrescere la conoscenza della società civile e per supportare i principi e gli obiettivi della Convenzione 2003 e dello sviluppo sostenibile.
Nel 2011 è stato istituito un network di facilitatori UNESCO per attivare delle iniziative di capacity-building per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale nell’ambito dell’implementazione della Convenzione.
I facilitatori fungono da tramite tra le comunità locali e la Convenzione, assicurandone così l’effettiva implementazione in un processo bottom-up.
Le azioni di capacity-building consistono nella condivisione delle conoscenze, produzione di strumenti e materiali educativi, assistenza tecnica e formativa e attività di tutoraggio e formazione attraverso progetti disegnati sulle specifiche necessità di una comunità.
Progetto finanziato a valere sui fondi
Legge 20 febbraio 2006, n.77
“Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale, posti sotto la tutela UNESCO”
L’attività di capacity building per la comunità dei falconieri e gli stakeholder, oggetto di questo incontro, è la prima azione prevista dal progetto “Arte della falconeria: piano di salvaguardia di un rapporto sostenibile tra uomo, rapaci e natura” presentato dall’Istituto OIKOS Onlus con un Atto di Intesa con Coordinamento delle Associazioni di falconeria firmatarie della candidatura UNESCO nell’ambito delle domande di finanziamento a valere sulla L. 77/2006, riservate agli elementi iscritti nella Lista rappresentativa UNESCO, valutato dal MiBAC con esito positivo nel giugno 2019.
Il MiBAC ha inoltre svolto un ruolo fondamentale nel processo di candidatura della falconeria italiana avviato nel 2014, così come nell’indirizzo della comunità dei falconieri all’attuazione della Convenzione 2003 in Italia.
Proprio nell’ottica della promozione delle molteplici espressioni della diversità culturale, secondo i principi della Convenzione 2003, e del valore comune dell’importanza della definizione di un piano di salvaguardia inclusivo che preveda il supporto di un sistema di governance innovativo, la Comunità dei falconieri in accordo con l’ufficio UNESCO del MiBAC, desidera estendere l’invito a questo primo evento italiano di capacity building sulla definizione di un piano di salvaguardia anche alle comunità rappresentative degli altri elementi italiani iscritti nella Lista Rappresentativa UNESCO (L’Opera dei Pupi siciliani, Il Canto a Tenore sardo, Il Saper fare liutaio di Cremona, La dieta mediterranea, Le Feste delle Grandi Macchine a Spalla, La vite ad alberello di Pantelleria, L’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani e L’Arte dei muretti a secco), che hanno già presentato la candidatura (Festa della Perdonanza Celestiniana, Alpinismo, La Transumanza. Il movimento stagionale del bestiame lungo gli antichi tratturi nel Mediterraneo e nelle Alpi, L’Arte musicale dei suonatori di tromba da caccia, L’Arte delle perle di vetro) o che hanno avviato il processo (Tocatì).
Tutti i partecipanti riceveranno un’attestato di partecipazione al Capacity building.
PROGRAMMA
SABATO 12 OTTOBRE 2019
09:00 Arrivo dei partecipanti e registrazione
09:30 – 13:00 PRIMA SESSIONE
09:30 Apertura dei lavori e saluti istituzionali

Alberto Vacchi, Chairman & CEO IMA Spa

Elena Sinibaldi, Focal point UNESCO – Segretariato Generale MiBAC

Gary Timbrell, CEO International Association for Falconry

Silvano Toso, ex direttore ISPRA

Coordinamento delle Associazioni firmatarie della candidatura UNESCO (Umberto Caproni, Circolo dei Falconieri d’Italia (tbc)

Mauro Baletti, F.I.F., Agostino Pasquariello, U.N.C.F., Alessio Pizziol, O.F.I., Franco Gaeti, Associazione Fondazione Lanario)

Referenti delle comunità degli altri elementi UNESCO invitati

SCARICA IL PROGRAMMA IN PDF

ProgrammaCapacityBuildingFalconeria

Per partecipare è necessario confermare la propria presenza a falconeria@istituto-oikos.org

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Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.falconeria.org
Sono il fondatore di questo sito, pratico la falconeria dal 1992 e mi diletto a scrivere articoli sulla falconeria. Cerco di proporre l'immagine della falconeria per quello che è cioè una Passione Sana, a contatto con la Natura, un mezzo di caccia assolutamente non pericoloso ne invasivo, a zero impatto ambientale. Faccio del mio meglio per far capire, a chi la contrasta, che prima di scrivere sulla falconeria, bisogna conoscerla profondamente ;) Mi considero un po' il "custode" di questo sito che, dal 1997 "racconta"attraverso eventi, informazioni e personaggi, la falconeria in Italia.

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