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L´ALTO E IL BASSO VOLO: CACCE DIVERSE, UN´UNICA MAGIA…

falconeria

Credo che la conoscenza delle diverse attitudini alla caccia del rapace sia una condizione per capire veramente i diversi tipi di volo usati in falconeria: alto e basso volo.

I rapaci usati per questa arte appartengono al genere dei falconiformi, istinti a loro volta in falconidi e accipitridi. Alla prima appartengono i falconi, alla seconda gli accipitrini.

In natura i falconi usano cacciare in volo, si levano cioè a parecchi metri da terra, talvolta alcune centinaia e non appena si accorgono di una probabile preda si lasciano andare in una picchiata che culmina con la presa diretta o con la famosa stoccata, che altro non è che un colpo di artigli a forte velocità che stordisce o addirittura uccide la preda. Il pellegrino in particolare è famoso per questo.

Ci sono però tanti altri falconi, così detti eclettici, che usano colpire all´improvviso sorvolando bassi il territorio sottostante e che, oltre agli uccelli, cacciano anche mammiferi come lepri, conigli e roditori di vario genere.
Su questo argomento si potrebbe scendere in particolari molto interessanti, in quanto ogni specie di falcone si distingue spesso per modalità diverse di caccia che la natura ha selezionato negli anni.

Gli accipitrini di cui fanno parte aquile, poiane, astori etc, invece, usano normalmente cacciare da postazione fisse, che consentono una buona visuale o alti dal cielo, come i falconi, ma spesso prediligono i mammiferi, e raramente uccelli.

In falconeria l´alto volo altro non è che permettere al rapace di cacciare nel suo modo più naturale possibile, aiutandolo soltanto a stanare la selvaggina, in modo che si levi in volo, spesso con l´aiuto di un cane.
Il falco che sta a monte, in una posizione ideale per una picchiata, ad una sessantina di metri sulla testa del falconiere, è un falco che avrà buone probabilità di stoccare una pernice nascosta in un cespuglio costretta a volare dall´intervento del cane.
Un falco che sorvola un lago o un fiume abitato da anatre non avrà alcuna speranza di colpire se l´uomo non provocherà il volo dell´eventuale preda, in quanto la selvaggina in genere non si leva in volo se si accorge di un predatore.

news1009

Da questo possiamo dedurre che i falconi usati in falconeria cacciano solo uccelli in volo, sarà difficilissimo vedere per esempio un pellegrino colpire un fagiano mentre pascola!

Solitamente la caccia a vista si identifica col basso volo, viene come dicevamo praticata soprattutto con gli accipitrini. La partenza, alla vista della preda, avviene dal pugno del falconiere il quale si limita a mollare i geti (sottili strisce di cuoio che servono a trattenere l´animale dai tarsi).
Conigli, lepri per quanto riguarda gli astori sono la selvaggina più ambita, ma di uguale pregio sono corvidi e gallinacei vari.
L´aquila reale caccia bene volpi, lepri, e nei paesi mongoli anche il lupo.

Astore

Negli emirati arabi, invece, si adotta quasi esclusivamente la caccia a vista. Per tradizione l´arabo punta sul numero delle prede catturate, e viene effettuata con falconi di grosse e medie dimensioni, soprattutto falchi sacri e ibridi. Lì di fondamentale importanza è il cosiddetto “cacciatore di tracce”, un uomo al servizio dello sceicco di turno che ha lo specifico compito di scovare le tracce, per esempio, di houbara o della famosa gazzella del deserto.
Una volta avvistata il falcone viene liberato e lì spesso inizia una vera e propria lotta, viste le dimensioni delle prede, che culmina spesso con la vittoria del rapace che viene però prontamente aiutato dall´uomo.

Ho da recente notizie di una femmina di falco sacro di 17 anni che fa a meno del “cercatore di traccia”. Viene cioè messa in volo, comincia la sua ricerca e, quando localizza la preda, avverte il falconiere con movimenti della testa e delle ali.

Possiamo dedurre da quanto detto che la caccia a vista, e quindi il “basso volo”, ha certamente più risultati della caccia a monte e quindi dell´alto volo, in quanto in quest´ultima troppe condizioni in armonia tra loro devono coesistere. Sicuramente è molto più affascinante vedere un falcone in volo pronto nel suo tipico atteggiamento di caccia, le emozioni sono maggiori anche nei soli tentativi di predare.

Molte sono le occasioni in cui la preda la fa franca, poche sono quelle di successo ma per me, in fondo, hanno lo stesso valore.

Pietro Pottino

Allevatore, addestratore  e selezionatore
Rapaci da Falconeria “Sparacia”
www.allevamentosparacia.com
rapax@neomedia.it“>rapax@neomedia.it

Sparacia Falconeria

Fonte: http://www.cacciainfiera.it


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Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.falconeria.org
Sono il fondatore di questo sito, pratico la falconeria dal 1992 e mi diletto a scrivere articoli sulla falconeria. Cerco di proporre l'immagine della falconeria per quello che è cioè una Passione Sana, a contatto con la Natura, un mezzo di caccia assolutamente non pericoloso ne invasivo, a zero impatto ambientale. Faccio del mio meglio per far capire, a chi la contrasta, che prima di scrivere sulla falconeria, bisogna conoscerla profondamente ;) Mi considero un po' il "custode" di questo sito che, dal 1997 "racconta"attraverso eventi, informazioni e personaggi, la falconeria in Italia.

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