giovedì, Dicembre 26, 2024

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La Riproduzione in Cattività del Falco Pellegrino uso in Falconeria

 
La Riproduzione in Cattività del Falco Pellegrino

USO IN FALCONERIA

 

Viene usualmente fatto valare praticamente a tutte le prede tipiche della caccia di alto volo quali corvidi (gazze, taccole corvi), tetraonidi ( starne, fagiani, pernici), beccacce, ed anatidi. Sin dalle origini della falconeria comunque i falconieri hanno visto nella “Red grouse” la preda prediletta dal pellegrino addestrato. Ben adattato ai cambi climatici, esso si esprime al massimo nella caccia d’alto volo in giornate ventose e fredde e grazie alla sua coda corta ed alla notevole apertura alare potrà effettuare degli spettacolari voli.

I Pellegrini maschi (terzuoli) sono maestri di agilità e di velocità. Essi sono meglio sfruttabili per la caccia a prede più piccole. I maschi sono molto efficienti con le pernici e con le gazze mentre i corvi e le cornacchie vengono lasciati alle più potenti femmine (dette falconi).

Il suo facile addestramento, le sue notevoli performances , la velocità e lo stile sul campo ne hanno fatto il rapace preferito nella falconeria per vari millenni; anche oggi penso non ci sia falconiere che non possegga o abbia volato uno o più pellegrini nella sua carriera. Per la legge Italiana possono essere usati solo falchi nati in cattività da almeno due generazioni (F2). Questo è il motivo per cui ritengo sia importante che ogni falconiere, che ne abbia la possibilità e la voglia, si accinga alla propagazione in cattività di tale falco. Ciò permetterà di avere sempre a disposizione uno stock di rapaci con i quali sostituire eventuali perdite, selezionare individui particolarmente capaci nella caccia, e recuperare le spese di mantenimento. Magari molti avranno provato la riproduzione in cattività ma, rimasti delusi dai primi tentativi, hanno rinunciato.

Allora, la prima regola per chi si accinge a questo allevamento è non perdersi mai d’animo e avere molta pazienza: conosco persone che hanno avuto la nascita dei primi pulcini da una coppia formata già da 5 o 6 anni, benché la maturità venga raggiunta a 2-3 anni di età (ciò si spiega perché gli esemplari hanno avuto bisogno di molto tempo per adattarsi a dovere alla vita in voliera).

Per chi ha serie intenzioni di praticare la riproduzione in cattività dei falconi ( e dei rapaci in generale) inoltre è di enorme importanza fare tesoro delle esperienze e delle tecniche sviluppate in decenni di studi da parte di centinaia di persone in tutto il mondo: tali informazioni sono state pubblicate su libri ed articoli che dunque bisogna tenere sempre presenti. Non pensate egoisticamente di poter fare tutto da soli e di potere risolvere tutto con la sola esperienza: alcune tecniche non le scoprirete mai da soli neanche in 50 anni di pratica! ( del resto, se non fosse così nel mondo non sarebbero necessari tutti gli scienziati che invece operano).

 

 


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