Progetto Migratoria. Nasce il Gruppo Falconieri di Maremma

gianluca_270pxNasce oggi, 14 gennaio 2011, in seno all’Associazione di Volontariato Progetto Migratoria, il Gruppo Falconieri di Maremma. Guidato da Gianluca Barone, già membro dei Falconieri del Re, il neonato organismo si occuperà di realizzare  strutture per la  gestione, recupero e riabilitazione  di uccelli rapaci e di promuovere, tutelare e valorizzare l’arte della falconeria, riconosciuta dal Comitato Intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale delle  Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) quale metodo di caccia tradizionale  e patrimonio culturale dell’umanità.

In questa direzione alcuni volontari dell’Associazione Progetto Migratoria hanno già iniziato un corso formativo di specializzazione in falconeria e recupero/gestione dei rapaci, approvato e finanziato dalla Provincia di Grosseto a febbraio dello scorso anno, finalizzato alla formazione di personale specializzato nell’identificazione delle diverse necessità di intervento.
Il Gruppo opererà a Cupi di Magliano, dove sono attualmente operanti il Museo vivente della Macchia Mediterranea e l’Osservatorio Ornitologico dell’Argentiera. Il nuovo centro ospiterà locali per il ricovero di rapaci e voliere di ambientamento, un centro visite e un locale per il recupero e la riabilitazione di mustelidi che sarà messo a disposizione dall’Ufficio Conservazione della Natura della Provincia di Grosseto. La struttura sarà in grado di restituire alla natura i rapaci curati, grazie alla tecnica dell’Hacking, un addestramento che consente agli uccelli di tornare a cacciare senza dipendere dall’uomo.
Fonte: BigHunter

Perchè utilizzare integratori specifici per i rapaci

vitamineIdealmente la dieta dei rapaci deve essere varia e basata su prede intere (pulcini, quaglie, roditori, piccioni) dal momento che il contenuto in elementi nutritivi delle diverse prede varia di molto. Nella pratica si tende spesso ad offrire, invece, una dieta monotipia, spesso basata solo su pulcini o su parti di carne di manzo o pollo. Questo tipo di dieta è sbilanciata e conduce spesso a varie patologie come aterosclerosi, alterazioni ossee, carenza di tiamina e crescita eccessiva del becco. Per evitare ciò è fondamentale ricorrere agli integratori alimentari.
Anche nei casi in cui la dieta sia ottimale può essere utile integrarla, specie quando i rapaci vanno in contro a stress fisiologici (allenamento, caccia, riproduzione, muta, trasporto). L’integrazione alimentare è preziosa anche negli uccelli malati o convalescenti che hanno bisogno di elementi nutritivi supplementari e spesso sono in condizioni di anoressia. Bisogna poi considerare che gli alimenti congelati perdono parte dei loro elementi nutritivi, in particolare la vitamina E e le vitamine idrosolubili.
Un’eccessiva integrazione, tuttavia, può essere nociva, specie per le vitamine liposolubili (A e D3 in particolare) che vengono accumulate nel fegato. Non si verificano, invece, fatti tossici con le vitamine idrosolubili (come quelle del gruppo B) dal momento che, se in eccesso, vengono eliminate dall’organismo.
vitamine2Se si rende necessario utilizzare integratori alimentari è bene che si usino prodotti formulati specificatamente per rapaci e non, come si usa spesso fare, ricorrere a prodotti per uccelli ornamentali, colombi e polli. I rapaci, infatti, sono carnivori obbligati e le loro esigenze nutrizionali sono profondamente diverse da quelle di passeriformi e pappagalli o del pollame.
Come altre specie carnivore i rapaci necessitano di taurina, aminoacido non contenuto negli integratori per uccelli ornamentali o per colombi e polli. Per evitare patologie osseee metaboliche i rapaci necessitano di calcio.
La vitamina A, ben presente negli integratori per altre specie, non è sempre necessaria ai rapaci che si nutrono di prede intere, giacché ampiamente contenuta nel fegato di queste.
Un eccesso di questa vitamina, oltre al rischio di tossicità diretta, riduce l’assorbimento di vitamina E, elemento che gioca un ruolo fondamentale come antiossidante. La carenza di vitamina E causa patologie neuromuscolari, vascolari e riproduttive. La vitamina E è importante anche per la fertilità e la schiusa delle uova, per cui l’integrazione con questa vitamina è consigliata nel periodo riproduttivo.
Per tutte queste ragioni è consigliabile integrare la dieta dei rapaci con prodotti formulati specificatamente per questi animali.

A Caccia con il Falco in Andalusia

falco-picchiata-cacciaCaccia col Falco: Dai colori caldi e tenui l’Andalusia ospita da decenni i numerosi falconieri che hanno riposto il fucile e si accompagnano al proprio fidato amico, il falco.

Non che in Italia non esistano riserve dedicate interamente ed esclusivamente alla caccia con il falco, eppure la Spagna si dimostra a sorprese particolarmente ferrata nella materia. Il territorio dell’Andalusia soprattutto è ricco di riserve all’interno delle quali è d’obbligo cacciare esclusivamente con il falco, e delle volte con i galgos, levrieri spagnoli.

Queste zone, dette localmente Cotos de Caza offrono più di un vantaggio  agli appassionati della caccia col falco e a  tutti quelli che si stanno avvicinando ad una tecnica tanto suggestiva. Il consiglio è quello di visitarne uno  almeno per una volta: l’esperienza sarà indimenticabile.

Il primo elemento che spinge ad organizzare un viaggio venatorio tanto insolito  è rappresentato dal territorio, bellissimo, bucolico, naturale, che trascina e immerge il cacciatore in un tempo remoto, ricco di natura silenziosa che ospita cortesemente. Non da meno è l’aspetto che si lega alla selvaggina; dato che all’interno di queste riserve speciali i fucili sono rigorosamente banditi, il selvatico presente è normalmente più abbondante e le specie presenti sono esclusivamente autoctone e nate in loco.falco_con_preda

Infine, elemento non da poco è la sfida alla pari fra selvaggina e cacciatore. L’una conosce alla perfezione il territorio nel quale è nata, e sa sfruttare al massimo la sua esperienza durante nella fuga e nella ricerca di nascondigli  e l’altro per riuscire nella cattura si dovrà dimostrare capace, ricco d’iniziativa, di pazienza e di occhio allenato, ma soprattutto dovrà essere accompagnato da un falco smaliziato e ben muscolato, con il quale il feeling dovrà essere totale ed incondizionato.

Il cacciatore che pratica questo genere di tecnica sa bene che la cattura sarà impegnativa e faticosa e che il carniere non abbonderà di selvaggina, ma sa anche bene che la soddisfazione della caccia viene amplificata esponenzialmente, perché catturare una lepre o una pernice in queste condizioni qualifica immediatamente il partecipante alla battuta come un vero falconiere cacciatore.

Le riserve spagnole sono ottimo territorio di caccia per lepri, conigli,  pernici rosse ed anatre e propongono una sfida eccitante fra cacciatore e selvaggina.

Spesso queste incantevoli riserve di caccia sono immerse nel verde, isolate, lontane dal tran tran quotidiano, e in numerosi casi si tratta di immense tenute nobiliari riviste e aperte ad un pubblico ben più ampio della ristretta cerchia di amici.

Stanze e alloggi sono di norma presenti all’interno della riserva, e sfruttano antichi locali ristrutturati che offrono calorosa ospitalità, ambienti confortevoli e affascinanti da vivere e visitare. andalucia

In fase di prenotazione  è bene comunque richiedere specifiche sulle camere messe a disposizione, sui pasti, sui trasporti e soprattutto sulla presenza o meno di falconiere recintate che daranno ospitalità al vostro compagno di caccia.

La selvaggina cui normalmente si può dare la caccia è quella comunemente presente nella regione dell’Andalusia: lepri, conigli,  pernici rosse ed anatre. Si tratta di una selvaggina, come già accennato, ben integrata nel territorio ricco di uliveti, di ficaie d’india che rappresentano un ottimo nascondiglio per i conigli, di boschi di conifere e di piscine naturali, habitat ideale per le anatre.

Il cacciatore potrà sfruttare l’esperienza dei guardiacaccia che consiglieranno le zone più ricche e semplici da affrontare, insieme con le strategie migliori da adottare, accompagnandolo eventualmente durante le mattinate di caccia.

Di norma per la cattura delle lepri e dei conigli è consigliata la caccia allo schizzo con il falco al pugno o eventualmente sulle querce a seguire. Entrambe le specie essendo piccole e non più pesanti di 3 kg si dimostrano velocissime, conoscono alla perfezione territorio e nascondigli e metteranno alla prova il fiato del vostro falco in inseguimenti lungi fino a 500 mt.falco_coniglio

Per le pernici invece in questo genere di territori è sconsigliato l’uso del cane, quasi totalmente inutile, piuttosto si consiglia di aguzzare la vista o di usare al  massimo un binocolo. Solo dopo aver individuato la preda sarà consigliato mettere in quota il falco.

Il cacciatore viaggiatore potrà organizzare il proprio viaggio in maniera del tutto indipendente, ma se il tempo non glielo consente, ottima soluzione sarà quella di affidarsi ad un’associazione venatoria che penserà per davvero a tutto.

Unico impegno? Godersi il viaggio e collezionare avventure da raccontare agli amici dopo il proprio ritorno.

Fonte: Caccia Passione