Descrizione generale | Assieme alla caccia al Fagiano, anche quella alla Starna rappresenta una tecnica classica della falconeria. La Starna è una preda ambita dai cacciatori, cacciata da sempre, anche per il suo buon sapore in cucina. Per questo tipo di caccia è bene usare i terzuoli (maschi) di Pellegrino, più piccoli, veloci ed agili rispetto alle femmine e perfettamente in grado di stoccare e bloccare una preda come la Starna. Come seconda scelta si può usare anche il maschio di Lanario, ma è più lento rispetto al Pellegrino.
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Livello di difficoltà e risultati | A differenza del Fagiano però la Starna ha un volo più veloce e dunque è una preda leggermente più difficoltosa.
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Preventivi di spese-spazio-tempo-impegno | Come la caccia al Fagiano con il Pellegrino. |
Ambienti | Tutti i territori dove vive la Starna ma aperti, con preferenza per la pianura rispetto alla collina, che per l’alto volo può risultare difficoltosa: aree coltivate a cereali, prati alternati a boschetti e siepi. Poiché la Starna però ama l’ambiente collinare fino ai 700-800 metri sul s.l.m. e dunque risulta più abbondante in questo ambiente, è bene preparare adeguatamente i falchi al volo in ambiente collinare che è più difficoltoso rispetto all’ambiente pianeggiante (maggiori turbolenze, maggiori termiche, possibilità di scollinamento con perdita di vista del falco, etc.)
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Stagioni e orari | La Starna è una specie erratica e stanziale. La sua popolazione originaria in Italia è diminuita molto, ma sono state introdotte enormi quantità di Starne di allevamento dai cacciatori. Può essere cacciata durante tutta la stagione venatoria e gli orari consigliati sono l’alba o il tramonto, che risultano essere i migliori quando si caccia con i falchi d’alto volo.
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Uso di cani o altri ausiliari | Come per la caccia al Fagiano, anche per la Starna l’uso del cane è necessario.
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Addestramento ed introduzione | Come per la caccia al fagiano |
Esperienza e fitness | Come per la caccia al fagiano
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Caccia pratica | Le tecniche di caccia sono uguali alla caccia al Fagiano: il falco può essere mollato subito, se si ha sicurezza che la zona sia ricca di prede e il cane fermi in breve tempo, oppure può essere liberato dopo che il cane ha fermato, se si ha un buon cane ubbidiente che non rompe la ferma né fa false ferme. |
Caccia col Falco Pellegrino alla Starna
Caccia con i falchi d’alto volo alla Quaglia
Descrizione generale | Questa classica preda, di ottimo valore culinario, può essere cacciata anche con i Falchi d’alto volo oltre che con lo Sparviere. Ma non esiste una specie di Falco perfettamente idonea alla caccia alla Quaglia: può essere usato il Gheppio comune, ma non è un rapace velocissimo; può essere usato lo Smeriglio, ma non pratica l’alto volo risultando svantaggiato nell’inseguimento dal pugno rispetto allo Sparviere; può essere usato un piccolo maschio di Pellegrino o Lanario, ma la loro dimensione è leggermente superiore alla dimensione ideale e possono non essere sufficientemente veloci; una soluzione ideale invece, sembrerebbe essere un maschio ibrido di PellegrinoxSmeriglio (“Perlin”) che secondo molti falconieri possiede tutte le caratteristiche necessarie a questo tipo di caccia. |
Livello di difficoltà e risultati | Rispetto alla caccia con lo Sparviere, l’alto volo con i Falchi presenta delle difficoltà maggiori, ma, in compenso i Falchi sono quasi sempre più facili da gestire rispetto allo Sparviere, con l’eccezione del delicatissimo Smeriglio.
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Preventivi di spese-spazio-tempo-impegno | Variabili, aumentano se si percorre molta strada per raggiungere i territori idonei e per l’addestramento e gestione del o dei cani.
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Ambienti | Poiché si utilizza l’alto volo è bene operare questa caccia in ambienti aperti, idonei ai Falchi; sono da evitare le zone collinari per le difficoltà intrinseche del volo in questa situazione e le zone troppo ricche di vegetazione. La quaglia frequenta prati e coltivi, medicai e incolti.
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Stagioni e orari | L’inizio della stagione venatoria, tra Settembre e Ottobre è il periodo migliore per trovare questo piccolo galliforme migratore. L’orario migliore è l’alba o il tramonto, poiché si usano falchi d’alto volo.
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Uso di cani o altri ausiliari | L’uso dei cani è necessario per la ricerca delle prede. Si veda al proposito quanto detto sulla caccia alla Quaglia con lo Sparviere.
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Addestramento ed introduzione | L’addestramento base è il classico (pugno, fischietto, logoro); l’introduzione dei Falchi a questa preda avviene gradualmente. È molto facile, per fortuna, reperire quaglie di allevamento a prezzi molto economici. Si deve permette ai falchi utilizzati di conoscere dunque la preda passo passo, dapprima fornendo esemplari già uccisi, poi dando la possibilità al falco stesso di uccidere esemplari in situazioni facili, così da guadagnare rapidamente esperienza ed infine bisogna portare il rapace a caccia il più possibile da subito. Il primo anno, come sempre, non si otterranno grandi risultati, ma dal secondo anno il falco inizierà a fare sul serio. Se si vuole usare il Gheppio comune è importante, durante l’addestramento, insegnargli il volo d’attesa, che con questo piccolo e dolcissimo rapace è particolarmente piacevole (spirito santo). I maschi di Pellegrino, Lanario e Perlin, vanno addestrati nel modo classico degli alto volo.
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Esperienza e fitness | Come si è già detto l’esperienza gioca un ruolo molto importante e si inizieranno a vedere i primi buoni risultati a partire dal secondo anno di caccia. La fitness è altrettanto importante, sia se si usa il Gheppio sia se si usano i terzuoli di Pellegrino, Lanario o Perlin: durante la caccia essi a volte dovranno restare in volo anche più di 10 minuti prima di contattare il selvatico.
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Caccia pratica | A eccezione dello Smeriglio, che va lanciato a cul levè quando si invola la Quaglia come si farebbe con uno Sparviere, la tecnica di caccia con gli altri Falchi (Pellegrino, Lanario e Perlin) è quella classica dell’alto volo: se il terreno è ricco di prede si può liberare il falco quando il cane inizia a cercare, altrimenti si libera il falco in volo solo quando il cane ha già puntato, dando il tempo al rapace di portarsi in quota per la picchiata. È da notare che il volo della quaglia è semplice e rettilineo e mai molto lungo, quindi la quota di caccia non deve essere troppo elevata, il falco deve stare sotto i 70 metri per poter picchiare in tempo prima che la preda si rimetta. |
Caccia con falco di Harris a selvaggina varia
Descrizione generale | Questa tecnica di caccia si basa sul fatto che l’Harris, per sua biologia, può fungere contemporaneamente anche da cane da ricerca: questo rapace infatti, grazie alla sua elevata intelligenza è in grado di scovare e catturare la selvaggina in autonomia. Può essere utilizzato indifferentemente sia il maschio che la femmina. Se si volano in coppia o in squadra i risultati saranno certamente superiori perché si sfrutterà al meglio la biologia della specie. |
Livello di difficoltà e risultati | È una delle tecniche di caccia più semplici, se non la più semplice in assoluto ma, di conseguenza, i risultati non sempre sono buoni: spesso si torna a casa con il carniere vuoto o l’Harris cattura un ratto, un carassio, o una lucertola! |
Preventivi di spese-spazio-tempo-impegno | Anche dal punto di vista dei costi, questa tecnica di caccia con l’Harris è poco dispendiosa, ma i costi possono essere influenzati dal numero di Harris utilizzati e da eventuali costi di carburante per gli spostamenti. |
Ambienti | La caccia con l’Harris può essere effettuata in qualsiasi ambiente, sebbene gli ambienti semi-boscosi (con zone aperte miste a boschetti) e ricchi di vegetazione, con alberi alti siano i migliori poiché offrono posatoi elevati al rapace, che lo avvantaggiano durante l’attacco sia per l’effetto sorpresa sia per la velocità di attacco dall’alto. |
Stagioni e orari | Tutta la stagione venatoria, a qualsiasi orario |
Uso di cani o altri ausiliari | Nessuno |
Addestramento ed introduzione | La scelta migliore sarebbe di far volare almeno due Harris in coppia, così da sfruttare meglio la biologia predatoria di questa specie, o, ancora meglio, far volare una squadra di 3, 4, 5 o più Harris, magari organizzandosi con altri amici falconieri della vostra zona; in questo modo è possibile veramente ottenere risultati eccellenti anche senza l’aiuto dei cani. Gli Harris devono essere addestrati nel modo classico (richiamo al pugno, fischio e logoro) e devono essere addestrati insieme sin da giovani così da creare subito un legame tra essi. Le prede che si possono cacciare sono le più varie: Fagiano, Starna, Coniglio, Lepre, Minilepre, Pernici, Beccacce etc. Dunque non è possibile introdurre l’Harris a ogni singola specie di selvaggina. L’esperienza e l’introduzione alle prede avverrà direttamente sul campo. I risultati se si usa un solo Harris saranno molto inferiori, ma comunque piacevoli. |
Esperienza e fitness | Proprio per quanto precedentemnete detto, è necessario permettere agli Harris di fare da subito esperienza diretta sul campo, lasciandoli liberi di cercare, stanare e cacciare le prede autonomamente. L’ideale è portare almeno le prime volte gli Harris in territori molto ricchi di prede, dando così loro la possibilità di fare da subito le prime positive esperienze di caccia. |
Caccia pratica | Questa tecnica di caccia è interamente basata sulla biologia dell’Harris e dunque va gestita in modo tale da sfruttare al massimo le capacità predatorie e sociali naturali di questa specie di rapace. Una volta giunti sul campo si tirano fuori gli Harris dai trasportini e si liberano in volo; se sono affiatati inizieranno subito ad esplorare il territorio circostante senza però perdere d’occhio il falconiere, che deve comunque tenersi in continuo contatto (anche acustico) con i rapaci; il falconiere deve inoltre sia aiutare i rapaci nella ricerca, cercando lui stesso di stanare le prede tra la vegetazione, aiutandosi con un bastone, sia deve sapere “leggere” i comportamenti dei rapaci così da capire se hanno individuato una preda ed eventualmente intervenire in loro aiuto. È importante che gli Harris abbiano sempre a disposizione dei posatoi alti da cui sferrare gli attacchi, per questo è bene praticare questa caccia in ambienti dove siano presenti degli alberi oppure usare dei posatoi (pertiche altissime) artificiali portate a mano. |