Libro: De Arte venandi cum avibus

Titolo:     De Arte venandi cum avibus
BookID:     1
Autori:     Federico II di Svevia
ISBN-10(13):     1
Editore:     Ed. La terza
Number of pages:     0
Lingua:     Italian
Prezzo:     3499
Immagine:     de arte venandi cum avibus          
Descrizione:     La bibbia della falconeria, buona edizione di un libro che, seppur scritto nel medioevo, ogni falconiere dovrebbe leggere.

Il più importante trattato di falconeria di tutti i tempi, una straordinaria opera naturalistica maturata nell’ambito della grande tradizione scientifica che fiorì alla corte normanna di Palermo, crocevia di culture diverse. Federico II osserva, classifica, descrive “le meravigliose operazioni che la provvida natura” ha compiuto nel dar forma agli animali aprendo, anche e soprattutto al lettore moderno, una finestra inedita sull’ambiente naturale e sull’avifauna del nostro Mezzogiorno, in particolare della Puglia, luogo privilegiato delle sue avventure di caccia e delle sue osservazioni.

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Libro: Caccia col falco

Titolo:     Caccia col falco
BookID:     26
Autori:     Amedeo Arpa
ISBN-10(13):     26
Number of pages:     0
Lingua:     Italiano

Immagine:     caccia col falco arpa
Descrizione:     Alcuni anni fa usciva per la prima volta in Italia un’opera unica nel suo genere.Nella storia contemporanea italiana della falconeria nessun Trattato fu più scritto successivamente alle fondamentali opere di Federico II di Svevia (De Arte Venandi cum Avibus), di Sforzino da Carcano (Trattato de gli uccelli da rapina).
Ma l’Autore è ben lungi dal voler arrivare ad una simile minuziosità e maestrìa descrittiva. Tali due trattati rimangono comunque alla base del sapere di ogni falconiere.
Molti altri trattati esteri (in lingua inglese) sono presenti, ma rappresentano solo un adattamento dell’antico scritto federiciano. Possono variare le conoscenze scientifico, biologiche e veterinarie oggigiorno e possiamo trovare nei moderni libri molte informazioni in questo senso.In cosa consiste, quindi, la peculiarità di quest’altro trattato, frutto di anni di esperienza e di vicinanza al mondo della falconeria?
Il suo pregio sta nell’essere una sorta di guida, come un falconiere che decide di portare avanti l’addestramento di un allievo.
Ogni passo che un allievo dovrebbe fare è descritto e suddiviso nei giorni più o meno necessari ad addestrare un falcone o un astore.
Quindi si tratta di un libro scritto per chi vuole veramente capire come, senza veli, alla fine si addestrano i falconi (cosa raramente descritta).
Il libro si prepone quindi d’insegnare a chi di falconeria ne sa ben poco, cosa che non era negli intenti degli antichi trattati dove il trattato era scritto per gli altri falconieri o per coloro che comunque praticavano l’arte in questione.Amedeo Arpa

A ognuno il suo falco

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Nel Medioevo la falconeria ha conosciuto il suo massimo splendore: veniva praticata da tutti sia come sport che come mezzo per procacciarsi proteine da parte dei poveri. Come sport veniva praticata solo dai nobili ed esisteva una precisa gerarchia per l’utilizzo delle varie specie di rapaci, in funzione del loro pregio, come riassunto dalla tabella seguente, che è stata tratta da un testo del quindicesimo secolo “Boke of St Albans” sulla falconeria e la caccia:

Imperatore Aquila reale e Avvoltoi
Re Maschio e femmina di Girfalco
Principe Falco gentile (maschio e femmina) (nota 1)
Duca Falco delle rocce (nota 2)
Conte Falco pellegrino
Barone “Bustard”
Cavaliere Maschio o femmina di Falco sacro
Scudiero Maschio o femmina di Lanario
Dama Smeriglio
Ragazzi Lodolaio
Piccoli proprietari terrieri Astòre
Poveri “Jercel” (nota 4)
Religiosi Maschio di Sparviere
Schiavi Gheppio
Note Nota 1: il falco gentile è probabilmente un girfalco di piccola dimensione oppure veniva usato come terzo nome per il Falco pellegrino
Nota 2: forse si tratta di un grosso falco pellegrino catturato da aree inaccessibili sulle coste
Nota 3: probabilmente è la Poiana (dall’inglese “Buzzard”) o una Albanelle (dal francese “busard”)
Nota 4: Probabilmente è il maschio di Astòre