Poiana uccisa taglia di 1000 euro su cacciatore

poiana uccisa2SAN CATALDO – Prima settimana di cosiddetta “pre-apertura” della caccia in Sicilia, prima vittima dei cacciatori di frodo: sabato pomeriggio, dopo appena sei giorni dall’avvio anticipato della caccia, le Guardie Giurate venatorie e zoofile del WWF hanno rinvenuto nelle campagne di San Cataldo (CL) un esemplare adulto di Poiana (Buteo buteo), specie particolarmente protetta, uccisa a colpi di fucile caricato a pallini.

“Secondo il calendario venatorio, in questo periodo possono essere uccisi solo conigli selvatici in caccia vagante e tortore e colombacci, ma da appostamento temporaneo. Invece – dichiara Ennio Bonfanti, coordinatore regionale delle Guardie WWF – quando la stagione venatoria si apre, si spara a tutto ciò che si muove! La Poiana ha un’apertura alare di oltre un metro e mai può essere confusa con un colombaccio o una tortora, men che meno con un coniglio! Quindi chi le ha sparato – in una giornata di caccia “regolare” – lo ha fatto con la piena consapevolezza e volontà di violare e sfidare la legge, con il solo scopo di uccidere un predatore. Sicuro di restare impunito, vista la cronica assenza di controlli e l’anarchia venatoria della nostra Regione…”.

poiana uccisaIl WWF ha già presentato una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica per il reato di “uccisione di specie particolarmente protetta” ai sensi della legge 157 del 1992, che prevede sanzioni penali quali l’arresto fino ad 8 mesi; “Mentre recuperavamo il povero rapace impallinato – racconta Bonfanti – sentivamo i colpi delle fucilate dei cacciatori nelle colline intorno… E questo la dice lunga sulla favola del cacciatore buono e del bracconiere cattivo, come se fossero due entità estranee l’una all’altra, due mondi diversi”.

Ma il WWF è convinto che qualcuno abbia visto chi ha sparato alla Poiana: “l’abbiamo trovata a terra lungo una strada provinciale in contrada Gabbara, dove tutt’intorno vi sono decine di villette, case agricole, abitazioni. Un luogo densamente abitato – e perciò di per sé vietato alla caccia! – in cui sicuramente qualcuno avrà visto il vigliacco sparatore”. Per questo il WWF Caltanissetta ha istituito una taglia: mille euro a chi consentirà, con la propria testimonianza o con altre prove certe, di incastrare il colpevole di un simile odioso reato contro il patrimonio faunistico dello Stato.

Per il WWF questo atto di bracconaggio è gravissimo, vergognoso ed intollerabile, costituendo l’ennesimo esempio di quel malcostume venatorio che, con inaudita spregiudicatezza, si ripete in ogni stagione di caccia nel territorio del Nisseno. “Simili fatti dovrebbero far indignare, per prime, le stesse Associazioni venatorie spingendole a provvedimenti severi nei confronti di questi cacciatori illegali. E invece – rileva amaramente Bonfanti – prevalgono omertà, difesa corporativa “ad oltranza” della categoria e odio verso chi, come il WWF e le sue Guardie volontarie, vuol far rispettare le leggi anche in materia faunistica ed ambientale”.

fonte: giornalesicano.it

Caccia alla gazza coi falconi d’alto volo

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Caccia alla gazza coi falconi: Intelligente, irrispettosa, timida, furba, tenace, a volte impavida e chi la conosce bene direbbe prodigiosa: è la Gazza (pica pica). Annoverata nei più illustri testi di caccia col falco, non farà mai parte della selvaggina nobile, ma ha di buon grado meritato un posto tra le cacciate più emozionanti e suggestive che la Falconeria possa donare.

caccia_falco_gazzaLe gazze… All’apparenza tutte uguali, stessi atteggiamenti, stesse vocalizzazioni, stessi colori, ma provate a cacciarle e vi renderete conto che non ne esiste una che sia come un’altra; quando pensi di aver capito tutto di loro, ne trovi una che tira fuori una magia dal cilindro e rimette tutto in discussione; cambia comportamento con le stagioni e con l’età ma soprattutto, impara dai suoi successi e dai fatali errori delle sue compagne. Ho visto falchi cacciare diversi selvatici ma, per la sua grande volubilità, è “sulla gazza” che si misura il cuore di un falco. Ho ammirato falchi “maestri” stoccarne in volo a decine, tutte catturate con grande perizia e maestria, per poi trovarne una capace di ingannare l’ardito predatore come un fosse un pullo appena impiumato. A volte è una caccia di tale difficoltà da spossare entrambi i contendenti, vederli ambedue ansimanti prima di una nuova sfida è un indescrivibile momento coinvolgente, due avversari che meritano la vittoria non importa più la cattura o la disfatta, l’esser stato onorato d’assistere a un tale evento è tanto appagante quanto prodigioso.

La caccia alla gazza con i falconi “d’alto volo” è una caccia a sé , unica nel suo genere, diversa anche dalla caccia agli altri corvidi per considerevoli sfumature.

In Falconeria ne esistono diverse discipline: col “basso volo” per esempio, utilizzando falchi caccia_col_falcocome astori e sparvieri. E’ questa una caccia molto veloce, forse poco spettacolare, una caccia cosiddetta “a vista”; si pratica tirando questo genere di rapaci direttamente dietro al corvide che, dopo un relativamente breve inseguimento, cattura in aria o al suolo. Generalmente se la gazza raggiunge un riparo, può definirsi salva.. Per sommi capi è un po’ lo stesso procedimento del “cul levè”, dove al posto dei falchi da basso volo, vengono utilizzati i falconi nobili; questo dà la possibilità di lanci molto più lunghi e inseguimenti più spettacolari. Ma il trionfo di questa caccia è “l’alto volo” con i nobili falconi e l’apoteosi si raggiunge col falco pellegrino. E’ tra tutte la tecnica più difficile, ma decisamente la più spettacolare. E’ la metafora della sfida tra forza e intelligenza. Tra i racconti dei falconieri salentini si annoverano tante belle cacciate di falchi, quanti straordinari voli di gazze scampate al rostro. E’ una caccia che si pratica caccia_falco_cacciatoriin spazi ampi, vaste pianure o colline dolci, questo è sicuramente un aspetto che la rende ancor più entusiasmante.

Priva del riparo dei boschi e di aspre colline, tutta la vicenda si compie di fronte ai nostri occhi come una maestosa e drammatica opera teatrale: c’è il protagonista: il falco, che imbriglia il vento con le ali e si spinge alto nel cielo da dove domina la terra e le prede che gli offre. Fiero nello sguardo, trovata la preda si lancia in frenetiche e folgoranti picchiate nel tentativo di colpirla con una terrificante sorda “stoccata” o un sottile fendente dato con tale precisione che a stenti se ne intuisce il contatto; poi c’è l’orchestra: gracidante e fornita, ricca di virtuosismi aerei e ogni genere d’astuzia. Ed è solo dopo la pomposa e melodrammatica esibizione orchestrale delle gazze in fuga che, nell’assolo dell’ultima rimasta, si concentra tutta l’opera. E’ la sfida finale che vedrà il falco compiere l’impresa e mostrarsi tronfio sulla preda, o la gazza, che ingannato il nobile falco, lo schernisce ormai sicura tra le fronde dei protettivi rami d’un bosco; ed in fine c’è il regista: il falconiere che detta il tempo e il ritmo, decide il quando e il come, è artefice di scatenare l’evento e in preda al momento, da fiato al suo fischietto lodando l’azione del falco.

La caccia alla gazza coi falconi d’alto volo: un armonico e tragico copione dall’imprevedibile finale.

Matteo D’Errico

fonte: cacciapassione.com

Alcune considerazioni prima di iniziare con la falconeria

cacciatore kazacoConcetto di base:

Non ci stancheremo mai di dirlo:

Falconeria=Caccia col Falco

Il primario scopo del falconiere è di addestrare il falco così bene, da portarlo ad una efficienza fisica così alta da poter catturare prede selvatiche.

Questo concetto è per noi molto importante perchè sempre più spesso questo termine è utilizzato impropriamente o confuso con altre attività. Gli spettacoli con falchi addestrati, utilizzano le tecniche di falconeria così come il volo libero, il volo al pallone o all’aquilone ma mancando la finalità del volo rappresentata dalla predazione,e quindi non si può parlare di Falconeria se non vi è predazione.

La falconeria nasce migliaia di anni fa con l’unico scopo di addestrare rapaci per catturare le stesse prede che i rapaci catturavano da soli in natura. L’uomo addestrava il falco o l’aquila non per gioire delle loro capacità di volo ma per catturare animali da mangiare o da pelliccia come volpi e lupi che rappresentavano una merce di scambio con altre popolazioni nomadi. Con il passare del tempo, da una falco in volonecessità ne divenne uno “Status” e i ricchi Signori che la praticavano iniziarono a privilegiare una specie piuttosto che un’ altra in base alla bellezza del volo, all’ eleganza, alla tenacia e alla  tecnica di caccia acquisita dal falco ma lo scopo era sempre la predazione!  Anche quando la Falconeria venne riscoperta in Europa e successivamente in Italia nella prima metà del ‘900, veniva praticata con l’unico intento di addestrare il falco per la caccia ricercando successivamente l’estetica del volo.

Sempre più spesso riceviamo mail o messaggi sul forum di www.falconeria.org di persone che hanno assistito a dimostrazioni di volo e vogliono diventare falconieri non per praticare lafalco su corvo caccia col falco ma semplicemente per poter volare il proprio falco libero in natura, senza farlo predare.  Altre persone ci esprimono il loro grande amore per il volo e vorrebbero avere la possibilità di condividere la loro passione con un compagno alato. Un utente mi ha persino scritto che era stufo di combattere con le batterie dei suoi aeromodelli…Altri ancora cercano un rapace come compagno di casa alla stregua di un animale domestico, altri ancora vorrebbero avere un rapace semplicemente per averlo in giardino, giusto per guardarlo altri ancora vorrebbero far diventare falconiere un bimbo di 10 anni….altri ancora vogliono diventare falconieri per farlo come lavoro non avendo nessuna cognizione di causa!

A tutte queste persone vogliamo dire che la predazione per un rapace è la sua essenza di vita, è quello per cui è stato selezionato da Madre Natura per milioni di anni e lo ha fatto sopravvivere in cima alla catena alimentare. Privare un rapace di questo importante aspetto significa voler castrare questi favolosi animali da un loro primario istinto. Chi si avvicina alla falconeria dovrebbe in primis avere un profondo amore falco mentre mangiaper la Natura e per gli Animali con delle conoscenze di base sui rapaci dovute ad approfondimenti e ricerche personali. Dovrebbe avere una sensibilità e uno spirito d’osservazione tali da comprendere quando c’è qualcosa che non va e il falco mostra segni di malattia. Dovrebbe riconoscere che i rapaci sono animali carnivori che hanno bisogno di mangiare a secondo della loro specie, topi, pulcini, quaglie, piccioni, ratti e altri animali, spesso vivi e che prima o poi dovranno avere a che fare con sangue sulle mani, interiora di animali e carcasse in frigorifero. Serve spazio, è impensabile di poter tenere un rapace in casa, per la vostra salute e per quella del pennuto.

Domande da porvi Prima di acquistare un rapace:

  • Avete preso in considerazione quanto tempo al giorno avete da dedicare tutti i giorni al vostro rapace?
  • Sapete che se vi assenterete da casa, qualcun altro dovrà badare al rapace?
  • Chi se ne occuperà durante le vostre vacanze o durante le vostre trasferte di lavoro?
  • domandaSiete a conoscenza che un falco può strillare continuativamente per ore arrecando potenzialmente disturbo ai vostri vicini di casa?
  • Visto che il falco ha bisogno di cacciare e per far ciò dovrete recarvi in un terreno idoneo, sapete che avete bisogno del porto d’armi e della licenza di caccia che va rinnovata ogni anno per 400-450 euro?
  • Avete almeno 2-3 pomeriggi o mattinate libere alla settimana per far cacciare il falco e dargli opportunità di cattura?

Se siete consapevoli di tutti questi aspetti, siete già sulla buona strada.

Troppo spesso, molte persone, si avvicinano a quest’ Arte poco convinti o inconsapevoli dei punti espressi sopra ed ecco apparire sui siti di annunci animali inserzioni di rapaci in vendita….passati di mano in mano, non addestrati, snaturati e incapaci di cacciare, spesso tenuti in sistemazioni non idonee. Vorremmo davvero farvi comprendere che la falconeria non è per tutti, non per fare gli snob ma perchè è davvero così! Per avere soddisfazioni e successi con i rapaci serve davvero tanta Passione, Tempo, Denaro. Se  prima di comprare un falco, valuterete i punti sopra esposti e li rapporterete al vostro stile di vita, alle vostre abitudini, forse vi accorgerete che la falconeria non fa per voi o semplicemente non avete abbastanza tempo per questa attività. Se lo farete, ve  ne saremo davvero grati!

Copyright 2013 Federico Lavanche www.falconeria.org