Blocchi pertiche logoro filagna borsa telemetria

I Blocchi e le Pertiche

I posatoi per i nostri amici devono essere quanto mai sicuri e comodi.

Tradizionalmente, si usano le pertiche curve per il basso volo: (Astore, Sparviero , Cooper,Harris ecc) e i blocchi per l’alto volo: (pellegrino, gheppio, lanario ecc).

Per garantire la sicurezza bisogna dimensionare bene la lunghezza della lunga in modo che non succedano inconvenienti come questi:

Una pertica troppo curva non permette che l’anello scorra.

Per evitare tale incidente utilizzare pertiche che abbiano i lati inclinati a 45° con anello proporzionato al diametro della pertica.

 Dei geti troppo lunghi possono provocare questo!

Una lunga troppo lunga provoca questo!

Per evitare che la lunga si arrotoli, potete anche utilizzare un cuoio o una corda un po’ rigida.

 

Il Logoro

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Il logoro è uno strumento fondamentale per il controllo ed il recupero del proprio falco.

E’ in pratica una finta preda che ha diversi scopi:

 

– Muscolare –

Con le “passate al logoro” si muscola il rapace.

-Richiamo-

Ad esempio su una finta ferma del cane o in caso di imminente pericolo, si richiama il falco con il logoro.

-Aggancio-

Lanciando il logoro in aria i falchi imparano anche a usare le zampe su un oggetto in movimento proprio come se fosse un uccello in volo.

 

I rapaci amano molto il logoro anche perchè i falconieri li abituano a nutrirsi su di esso. Con l’esperienza imparerete a scegliere il tipo di carne da metterci sopra in modo che sia sempre allettante al massimo.

Questo strumento deve essere ovviamente proporzionato alla taglia dell’animale e del peso giusto.

Con il mio Astore utilizzo un logoro che posso riempire di sabbia in modo da variarne il peso. Il mio scopo è che una volta afferrato in aria il falco possa carreggiarlo di peso per qualche decina di metri in modo che si muscoli. A fine stagione riuscirà a compiere lo stesso tragitto con il logoro appesantito di 70 gr; questo denota che ha aumentato la muscolatura.

La filagna

Non è altro che una cordicella lunghissima e anch’essa proporzionata alla taglia del rapace. Al giorno d’oggi si trovano delle corde sottilissime di nylon alla quale ci potete attaccare anche un pastore tedesco.

La filagna viene usata all’inizio dell’addestramento in modo da provare gli esercizi da impartire al falco in tutta sicurezza senza la possibilità che il falco non ancora totalmente addestrato possa scappare. Vi consiglio di utilizzare un bel ciocco di legno di circa un kg al quale legherete un capo della la vostra filagna. Questo avrà il duplice scopo di consentirvi di riavvolgere la filagna una volta utilizzata e di zavorrare un capo della filagna in modo che non dia uno strappo troppo violento al rapace che tenta la fuga.

La Borsa

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La borsa del falconiere dovrà contenere tutte le attrezzature da campo necessarie per la caccia:

-Il logoro

-Cappuccio, geti, girella di emergenza

-Cordicella

-Carne per fare “cortesia” al falco

Dovrà essere abbastanza grande da contenere le prede cacciate…..;-)

Ma non così grande da intralciare i nostri movimenti.

La Bilancia

Questo strumento è prezioso per valutare il peso del falco. Poichè il rapace è per noi come un atleta, dobbiamo ogni giorno pesare il falco poco prima del suo volo e annotare i risultati delle sue performance su un registro dei pesi di volo.

L’obiettivo è di avere un rapace in salute, ubbidiente, desideroso di cacciare, in piena forza fisica e  al suo massimo peso di volo per poter dare il massimo sul campo. Vi consiglio di utilizzare bilance da cucina elettroniche con uno scarto di 1 gr fino a due kg. Basterà montare un piccolo trespolo su di essa per renderla efficiente.

Il trasportino

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Mai come in questi anni si ha avuto bisogno dei trasportini per rapaci per andare a caccia, raduni o per piccoli e lunghi spostamenti. Sono studiati in modo da consentire al rapace il massimo comfort. Sono pratici anche se un po’ ingombranti e vi dureranno per anni interi. Il mio Astore ha capito che la scatola è sinonimo di caccia e non vede l’ora di fiondarcisi dentro!

La Radio

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Per poter praticare la Falconeria in modo sereno e sicuro è indispensabile avere tra la propria attrezzatura un buon sistema telemetrico. Essa è costituita da una ricevente e da una trasmittente: la trasmittente si pone con diversi sistmi al tarso del rapace o sulla sua timoniera centrale mentre la ricevente rimane con il falconiere. In caso di allontanamento del rapace, il falconiere riesce a rintracciare la fonte del segnale emanato dal trasmettitore e a recuperare il falco.

Anche quì mi permetto di darvi un consiglio:

Non aspettate di provare la vostra attrezzatura il giorno in cui perdete il falco……

Provatela Prima! Fatevi nascondere da un amico il trasmettitore e andatelo a cercare! Fate la prova anche di notte ed imparerete a fidarvi più del vostro udito che della vostra vista.

Controllate all’inizio della stagione che il trasmettitore abbia batterie sempre cariche e che le batterie della ricevente siano efficienti.

 Per caratteristiche tecniche, tipologie ed altro vi rimando ai siti delle case costruttrici presenti sui link di falconeria.org

Conclusioni:

Controllate ad inizio stagione TUTTA la Vostra Attrezzatura!

Tenetela efficiente ed eviterete tanti disastri inutili che si verificano ogni anno a molti falconieri!

Se anche Voi avete qualcosa da scrivere a riguardo, non esitate a mandarmi i vostri articoli!

Buoni voli, Federico (admin)

Guanto geti girella lunga cappuccio

Il Guanto:

Guanto del FalconiereIl guanto ha la funzione di proteggere la vostra mano sinistra (perchè è li che tradizionalmente e per comodità si porta il falco)  dagli artigli e dalla pressione che questi esercitano sul vostro pugno. Ve ne sono di diverse forme e taglie ma l’importante è che sia di spessore giusto per il tipo di rapace che dovete maneggiare. Il falco va “sentito”, quindi scegliere un guanto da astore per uno sparviero è ridicolo e assurdo. La sensazione è un po’ come essere tutt’uno con l’animale, sentire quando stringe, quando ha perso l’equilibrio o quando è totalmente rilassato. Non deve essere troppo rigido da ostacolare la chiusura del pugno ma non troppo morbide da slabbrarsi, tagliarsi o peggio forarsi. Non deve essere ne troppo largo ne troppo stretto ma deve aderire bene alla mano.

Tutti i guanti da Falconeria sono dotati di un robusto anello all’altezza del polso.

GUANTO FALCONIERESu di esso viene fissata una lunghina di cuoio con alla fine un moschettone per assicurare  la girella del falco quando lo si trasporta sul pugno.

Alla base del guanto troviamo il fiocco o pon-pon che oltre ad avere un effetto estetico ha anche la funzione di impugnatura quando non indossiamo il guanto.

Molti falconieri, quando hanno il falco in volo che siè decentrato troppo, ruotano sopra la propria testa il guanto afferrandolo proprio dal pon-pon.

I Geti :

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geti.JPG (45783 byte)I geti sono delle strisce di pelle che rimangono permanentemente legate con un apposito nodo ai tarsi dei rapaci in addestramento.
Tramite i geti è possibile assicurare il falco al blocco o alla pertica o è possibile trattenerlo sul guanto.
Sono fondamentali come le redini per il cavallo e devono sempre essere controllati perchè siano sempre in ottimo stato: morbidi e ingrassati. I geti vecchi sono rigidi e secchi e

tendono a rompersi facilmente.

Nel Medioevo venivano fatti con la pelle di cane, al giorno d’oggi per fortuna si trovano di bufalo, di capra, di vitello o di canguro. Si avete capito bene, di canguro! E’ da qualche anno infatti che questo animale viene allevato per le qualità della sua carne e per tutti i pregiatissimi derivati che se ne possono derivare, tra cui la pelle: sottilissima e resistentissima allo stesso tempo.

schemageti.JPG (65488 byte)E’ logico che i geti devono essere proporzionati alle dimensioni degli animali. Le strisce possono

 

essere larghe 1,03- 1,05 cm.

Per astori e pellegrini vanno bene geti lunghi 20-22 cm e per gli stessi animali si può calcolare come distanza tra i due tagli del geto di 5-6 cm.

Fate attenzione che non siano troppo stretti da ledere il tarso dell’animale ma neanche troppo larghi da permettere la fuoriuscita della zampa…!

Nel dopo guerra sono stati inventati dei geti fantastici chiamati aylmeri: sono composti da un braccialetto chiuso con un occhiello  e un geto a bottone che passa all’interno dell’occhiello.

  Questo tipo di geto è una genialata perchè permette al  geto a bottone di ruotare su se stesso all’interno dell’occhiello, rendendo impossibile l’attorciliamento del geto su se stesso.

Grazie a questa invenzione si sono scampati innumerevoli incidenti.

Un’altra possibilità che da questa invenzione è di poter volare il falco senza geti ma solo con i braccialetti. Nelle figure sono illustrati i modi per legare i geti ai tarsi e la foto dei geti aylmeri nonchè della pinza per mettere gli occhielli.

La girella :

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La girella ha il compito fondamentale di evitare pericolosi attorciliamenti tra i geti e la lunga, infatti viene interposta tra di esse.

Originariamente era di bronzo, ora è supertecnologica: inossidabile, provvista al suo interno di cuscinetti a sfera che diminuiscono tantissimo l’attrito che si forma durante la rotazione degli anelli posti alle sue estremità. Questa rimane sempre attaccata ai geti tranne che durante il volo del rapace. Controllatene sempre l’usura e la funzionalità; ne va della vita del falco!

La lunga :

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nodo.JPG (43777 byte)La lunga è una robusta striscia di cuoio o corda alle cui estremità troviamo: il nodo e la punta.

La punta la infiliamo lell’anello libero della girella fino a quando incontra il nodo, l’altra estremità viene annodata con il caratteristico nodo del Falconiere alla pertica o al blocco.

E’ importante stabilire il materiale per la preparazione delle lunghe a seconda dei rapaci. Anche questo articolo deve eseere dimensionata per spessore e sezione al peso del falco.

Ci sono falchi che tendono a beccare costantemente la lunga fino a tagliarla di netto (generalmente alcuni falchi di alto volo) con i quali bisogna usare lunghe di cuoio mentre con il basso volo si possono usare indifferentemente qualsiasi tipo di materiale.

Una buona caratteristica che ogni lunga dovrebbe avere è un po’ di rigidità che consente al falco che gira intorno alla base del blocco di far seguire con questo movimento l’anello alla base del blocco a cui è legata la lunga evitando l’attorciliamento.

Possiamo avere per nostra comodità lunghe fisse cioè costantemente legate alla pertica da un lato e provviste di moschettone dall’altra o le classiche lunghe “sfilabili” da annodare ogni volta. In ogni caso, e lo ripeto controllate l’usura delle vostre lunghe e non aspettate “domani” perchè potrebbe essere troppo tardi!

Il cappuccio :

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cappdelafuente.gif (175552 byte)Credo che l’invenzione del cappuccio abbia veramente dato una grande svolta al mondo Falconeria. Grazie al cappuccio si può trasportare il proprio falco ovunque: lo mantiene tranquillo, come se riposasse anche se intorno a voi c’è l’inferno. Il trasporto in macchina ad esempio è fattibile esclusivamente grazie all’uso del cappuccio ameno che non parliamo di animali così abituati a tutto e di razze particolarmente mansuete come falchi di harris, red-tail, gheppi che del cappuccio non hanno bisogno.

Anche molti astorieri non usano il cappuccio ma usano la scatola da trasporto di cui parlerò più avanti.

In commercio, si possono trovare di diversi tipi di cappucci confezionati con diverse qualità di pelli e di diverse colorazioni taglie e modelli.

cappkazak.JPG (40205 byte)A proposito dei modelli, esistono i tipi:

-Angloindiani

-Arabi

-Olandesi

Le differenze sono nel design e nel tipo di chiusura sul retro.

Il cappuccio deve:

1) calzare perfettamente alla testa del falco in modo che non gli dia fastidio.

2) Non deve toccare assolutamente gli occhi, quando succede trovate nell’interno, in corrispondenza degli occhi le lacrime.

3) deve avere il taglio del becco ben fatto in modo che gli permetta di nutrirsi e di espellere la borra anche se il miglior cappuccio può risultare pericoloso in questo delicato istante perchè può provocare il soffocamento.cappucbn.jpg (108279 byte)

Voliera e Bagno rapaci

Prima di comprare un rapace bisogna essere certissimi di avere a disposizione tutto ciò che servirà a rendere la vita del nostro nuovo amico il più confortevole e felice possibile. Sarà infatti la principale premura del Falconiere avere il proprio rapace in Perfetta Forma Psico-Fisica. Per ottenere questo, sarà indispensabile un’efficente attrezzatura per non lasciare nulla al caso.

I temi trattati in questo spazio saranno:

 

Gli Alloggiamenti:

-La Falconiera

-Il Bagno

 

Equipaggiamento:

Guanto

Geti

Girella

Lunga

Cappuccio

Pertica Curva

Pertica Alta

Blocco

Logoro

Bilancia

Filagna

Scatola di trasporto

La Radio

Conclusioni

 

Alloggiamenti: La voliera

Questa struttura se costruita con buoni materiali vi durerà molti anni, pertanto rappresenta un sicuro investimento essenziale per poter alloggiare il nostro falco in modo sicuro e voi potrete dormire sonni tranquilli.

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 Il disegno rappresenta una voliera per falchi in addestramento ed abituati ad essere legati al blocco o alla pertica, non è assolutamente idonea per falchi tenuti completamente liberi.

Le voliere per tenere i rapaci liberi devono essere totalmente schermate con ombreggianti o con fogli di vetroresina in modo che il falco non possa mai toccare direttamente la rete di ferro. Le pareti dovranno essere lisce e prive di chiodi o viti o quant’altro possa ledere il rapace. Le finestre per la luce dovranno essere schermate con rete di nylon grossa o tubi di plastica verticali ed affiancati tra di loro.

Costruite la voliera ad Est in modo che il falco si goda il sole del mattino ma che sia riparato dal sole che va dalle 12 alle 15. Fornite sempre vicino al posatoio una vasca preferibilmente circolare con dell’acqua pulita. La profondità sarà di 10cm.

Per la costruzione della voliera, si possono utilizzare i materiali più disparati, ma io la preferisco in legno: economico, di facile lavorazione, duraturo e naturale; inoltre non trattiene calore.

Si possono usare con successo le mezze misure in legno di pino che si possono trovare in qualunque segheria. Generalmente le vendono in metri cubi e sono quasi tutte più lunghe di 2,5 mt e sono poco costose. Per la struttura portante è meglio usare pali in castagno affogati nel cemento a livello del terreno. La rete deve essere robusta (a prova di cani e volpi) ed elettrosaldata con una maglia che non permetta l’accesso anche a donnole e faine. Questa va inoltre interrata per almeno 25 cm sotto terra per evitare che i carnivori scavino gallerie fino a dentro la voliera. La rete ha anche la funzione di trattenere il rapace in addestramento qualora si sganciasse dal blocco.

Dal disegno si capisce la semplicità di costruzione.

La tettoia deve essere a spiovente e  provvista di gronda con scarico delle acque piovane all’esterno della voliera. Sul fondo è consigliabile spargere uno strato di 4-5 cm di ghiaione di fiume: igienico e facilmente lavabile . Sui lati si può piantare anche una siepe che oltre ad abbellire la struttura proteggerà ulteriormente il falco dai venti e dagli spaventi.

Ricapitolando: 4mt x 2,5 x 2,5 ;Struttura portante in castagno, tre lati costruiti con sottomisure affiancate, tetto a spiovente in sottomisure o ondulina, il resto in rete zincata elettrosaldata. Ricordatevi di interrare la rete anche sotto la porta….!!!!

Date le dimensioni della Voliera, con una certa esperienza, si potrà montare un altro posatoio più in avanti del precedente. Tra i due posatoi si metterà una sbarra di ferro o meglio di Inox, parallela al terreno longitudinalmente tra i due blocchi con le due estremità interrate per almeno 25 cm su cui scorre un grosso anello con attaccata la lunga del falco che scorrerà liberamente sulla sbarra.  Ciò consentirà al rapace di svolazzare agevolmente tra un posatoio e l’altro senza rischi. Spesso una lunga troppo lunga (scusate il gioco di parole) può risultare pericolosissima in quanto il falco, girando intorno alla base del blocco più volte può alla fine spaccarsi tutte le piume o peggio, morire. Sarà meglio montare sull’anello anche una girella per evitare che questa si attorcigli su se stessa. Il mio motto è “meglio una girella in più che in meno” e non ho mai trovato un falco attorcigliato.

Le misure di questa voliera manterranno anche i curiosi e i cani ad una distanza tale che il falco rimarrà tranquillo e il vostro rapace passerà una vita al sicuro e in armonia con il suo nuovo mondo.

Nonostante tutte le cure poste, vi capiterà una mattina di trovare il falco libero all’interno della voliera e allora ringrazierete il cielo e sarete contenti della fatica fatta per la costruzione di questa struttura!!!

Il Bagno

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La cosa che non deve mai mancare ad un falco giardinato o in voliera è il bagno.

Andrà benissimo un sotto vaso o comunque un qualsiasi recipiente di forma proporzionata alla taglia dell’animale che si ospita. All’interno porrete ogni giorno acqua potabile e avrete cura ogni sette giorni di eliminare le alghe che si saranno formate.

E’ molto divertente vedere un falco che si fa il bagno ed è un indice di salute psico-fisica.

Grazie alle abduzioni il falco si disseterà e manterrà il suo pimaggio sempre efficiente e in perfetta forma.