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Classificazione Scientifica dei Rapaci

Nel corso del tempo, gli scienziati hanno riscontrato una certa difficoltà nel definire con accuratezza la parola rapace. Per identificare un volatile come rapace sono stati utilizzati metodi basati sulla morfologia, sul comportamento naturale di tipo predatorio e sulle interazioni all’interno dell’ecosistema. Questi criteri di classificazione sono stati presi in considerazione fino al 2008, anno in cui un importante studio condotto da Shannon J. Hacket e collaboratori, basato sull’analisi e la comparazione di ben 19 loci genomici indipendenti, ha stabilito nuove relazioni filogenetiche tra diversi ordini di uccelli (Hackett et al., 2008; Mcclure et al., 2019).

Successivi studi genetici condotti impiegando moderne tecniche molecolari hanno permesso di descrivere i rapporti filogenetici intercorsi all’interno del percorso evolutivo della specie.
In ambito ornitologico, oggi siamo in un periodo di grandi transizioni nell’applicazione dei concetti di specie basati su ricerche filogenetiche. Sono in corso cambiamenti di classificazione e drastici aumenti del numero di specie riconosciute nelle principali liste mondiali (Gill et al., 2020).

I rapaci vengono distinti in diurni se svolgono le loro attività, incluse quelle predatorie, prevalentemente nelle ore di luce, e notturni se restando attivi dal tramonto all’alba (crepuscolari o notturni), sebbene alcuni possano cacciare anche durante il giorno.
I rapaci diurni vengono suddivisi in tre ordini: Accipitriformes, Falconiformes e Cariamiformes: L’ordine Accipitriformes comprende 266 specie raggruppate nelle seguenti famiglie (Gill et al., 2020):

  • Cathartidae: famiglia che comprende gli avvoltoi del Nuovo Mondo e conta i generi: Gymnogyps, Sarcoramphus, Vultur, Coragyps, Cathartes,
  • Sagittariidae: famiglia che comprende solo la specie Sagittarius Serpentarius.
  • Pandionidae: famiglia che comprende solo il genere Pandion.
  • Accipitridae: la famiglia più ampia, essa contiene i generi: Elanus, Gampsonyx, Chelictinia,Polyboroides, Gypohierax, Gypaetus, Neophron, Eutriorchis, Leptodon, Chondrohierax,

Pernis, Elanoides, Lophoictinia, Hamirostra, Aviceda, Henicopernis, Necrosyrtes, Gyps, Sarcogyps, Trigonoceps, Aegypius, Torgos, Spilornis, Pithecophaga, Circaetus, Terathopius, Macheiramphus, Harpyopsis, Morphnus, Harpia, Nisaetus, Spizaetus, Stephanoaetus, Lophotriorchis, Polemaetus, Lophaetus, Ictinaetus, Clanga, Hieraaetus, Aquila, Harpagus, Kaupifalco, Micronisus, Melierax, Urotriorchis, Erythrotriorchis, Megatriorchis, Accipiter, Circus, Milvus, Haliastur, Haliaeetus, Butastur, Ictinia, Busarellus, Rostrhamus, Helicolestes, Geranospiza, Cryptoleucopterys, Buteogallus, Morphnarchus, Rupornis, Parabuteo, Geranoaetus, Pseudastur, Leucopternis, Buteo.

L’ordine Falconiformes conta 66 specie di rapaci, comunemente chiamati Falchi e Caracara. Esso è rappresentato da un’unica famiglia:

• Falconidae: famiglia che comprende i generi: Daptrius, Ibycter, Phalcoboenus, Caracara, Milvago, Herpetotheres, Micrastur, Spiziapteryx, Polihierax, Microhierax, falco.

L’ordine Cariamiformes è formato da due specie, comprese in un’unica famiglia:
• Cariamidae: composta da due generi (uno per ciascuna specie contenuta nella famiglia in oggetto): Cariama, Chunga.
I rapaci notturni vengono raggruppati in un unico ordine, gli Strigiformes, che comprende 248 specie suddivise in due famiglie:

  • Tytonidae: comprendente i generi Tyto e Phodilus.
  • Strigidae: la famiglia più numerosa, essa contiene i generi: Uroglaux, Ninox, Margarobyas,Taenioptynx, Micrathene, Xenoglaux, Aegolius, Athene, Surnia, Glaucidium, Otus, Ptilopsis, Asio, Jubula, Bubo, Scotopelia, Ketupa, Psiloscops, Gymnasio, Megascops, Pulsatrix, Lophostrix, Strix.

    Studi filogenetici sul DNA hanno sottolineato come volatili, la quale natura comprende atteggiamenti predatori (averle, gabbiani e corvi), non possono essere classificati rapaci e di conseguenza i criteri di classificazione relativi a morfologia o comportamento non sono corretti.

In base alle relazioni filogenetiche sono stati individuati due cladi (clade = gruppo costituito da un antenato singolo comune e da tutti i discendenti di quell’antenato): Australaves e Afroaves; entrambi presentano ordini di rapaci e ciò fa dedurre che l’antenato comune fosse appunto un rapace. Ricerche recenti hanno rivelato che i falchi sono legati maggiormente ai pappagalli o ai passeriformi (rispettivamente ordini Psittaciformes e Passeriformes) rispetto ad altri rapaci quali avvoltoi ed aquile (Mcclure et al., 2019). Cathartiformes viene qui considerato un ordine comprendente le specie di avvoltoi del “Nuovo mondo”, che vengono classificate dalla IOC World Bird List come appartenenti alla famiglia Cathartidae (sotto l’ordine Accipitriformes).

È comunque evidente come accipitridi e catartidi siano strettamente legati tra loro. I rapaci notturni risultano essere fortemente legati con l’ordine Coracilmorphae (Mcclure et al., 2019).

di Alessandro Ceccarelli


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Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.falconeria.org
Sono il fondatore di questo sito, pratico la falconeria dal 1992 e mi diletto a scrivere articoli sulla falconeria. Cerco di proporre l'immagine della falconeria per quello che è cioè una Passione Sana, a contatto con la Natura, un mezzo di caccia assolutamente non pericoloso ne invasivo, a zero impatto ambientale. Faccio del mio meglio per far capire, a chi la contrasta, che prima di scrivere sulla falconeria, bisogna conoscerla profondamente ;) Mi considero un po' il "custode" di questo sito che, dal 1997 "racconta"attraverso eventi, informazioni e personaggi, la falconeria in Italia.

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