Descrizione generale | Questa classica preda, di ottimo valore culinario, può essere cacciata anche con i Falchi d’alto volo oltre che con lo Sparviere. Ma non esiste una specie di Falco perfettamente idonea alla caccia alla Quaglia: può essere usato il Gheppio comune, ma non è un rapace velocissimo; può essere usato lo Smeriglio, ma non pratica l’alto volo risultando svantaggiato nell’inseguimento dal pugno rispetto allo Sparviere; può essere usato un piccolo maschio di Pellegrino o Lanario, ma la loro dimensione è leggermente superiore alla dimensione ideale e possono non essere sufficientemente veloci; una soluzione ideale invece, sembrerebbe essere un maschio ibrido di PellegrinoxSmeriglio (“Perlin”) che secondo molti falconieri possiede tutte le caratteristiche necessarie a questo tipo di caccia. |
Livello di difficoltà e risultati | Rispetto alla caccia con lo Sparviere, l’alto volo con i Falchi presenta delle difficoltà maggiori, ma, in compenso i Falchi sono quasi sempre più facili da gestire rispetto allo Sparviere, con l’eccezione del delicatissimo Smeriglio.
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Preventivi di spese-spazio-tempo-impegno | Variabili, aumentano se si percorre molta strada per raggiungere i territori idonei e per l’addestramento e gestione del o dei cani.
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Ambienti | Poiché si utilizza l’alto volo è bene operare questa caccia in ambienti aperti, idonei ai Falchi; sono da evitare le zone collinari per le difficoltà intrinseche del volo in questa situazione e le zone troppo ricche di vegetazione. La quaglia frequenta prati e coltivi, medicai e incolti.
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Stagioni e orari | L’inizio della stagione venatoria, tra Settembre e Ottobre è il periodo migliore per trovare questo piccolo galliforme migratore. L’orario migliore è l’alba o il tramonto, poiché si usano falchi d’alto volo.
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Uso di cani o altri ausiliari | L’uso dei cani è necessario per la ricerca delle prede. Si veda al proposito quanto detto sulla caccia alla Quaglia con lo Sparviere.
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Addestramento ed introduzione | L’addestramento base è il classico (pugno, fischietto, logoro); l’introduzione dei Falchi a questa preda avviene gradualmente. È molto facile, per fortuna, reperire quaglie di allevamento a prezzi molto economici. Si deve permette ai falchi utilizzati di conoscere dunque la preda passo passo, dapprima fornendo esemplari già uccisi, poi dando la possibilità al falco stesso di uccidere esemplari in situazioni facili, così da guadagnare rapidamente esperienza ed infine bisogna portare il rapace a caccia il più possibile da subito. Il primo anno, come sempre, non si otterranno grandi risultati, ma dal secondo anno il falco inizierà a fare sul serio. Se si vuole usare il Gheppio comune è importante, durante l’addestramento, insegnargli il volo d’attesa, che con questo piccolo e dolcissimo rapace è particolarmente piacevole (spirito santo). I maschi di Pellegrino, Lanario e Perlin, vanno addestrati nel modo classico degli alto volo.
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Esperienza e fitness | Come si è già detto l’esperienza gioca un ruolo molto importante e si inizieranno a vedere i primi buoni risultati a partire dal secondo anno di caccia. La fitness è altrettanto importante, sia se si usa il Gheppio sia se si usano i terzuoli di Pellegrino, Lanario o Perlin: durante la caccia essi a volte dovranno restare in volo anche più di 10 minuti prima di contattare il selvatico.
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Caccia pratica | A eccezione dello Smeriglio, che va lanciato a cul levè quando si invola la Quaglia come si farebbe con uno Sparviere, la tecnica di caccia con gli altri Falchi (Pellegrino, Lanario e Perlin) è quella classica dell’alto volo: se il terreno è ricco di prede si può liberare il falco quando il cane inizia a cercare, altrimenti si libera il falco in volo solo quando il cane ha già puntato, dando il tempo al rapace di portarsi in quota per la picchiata. È da notare che il volo della quaglia è semplice e rettilineo e mai molto lungo, quindi la quota di caccia non deve essere troppo elevata, il falco deve stare sotto i 70 metri per poter picchiare in tempo prima che la preda si rimetta. |
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