Descrizione generale | Il vantaggio è che i Corvidi rappresentano una preda sempre disponibile, ovunque. Possono essere usati tutti i falchi d’alto volo purchè proporzionati alla forza e dimensione della preda: per le gazze è consigliabile il maschio di Pellegrino, piccolo agilissimo e veloce mentre gli altri falchi sono troppo lenti. Per le Cornacchie e i Corvi invece si ottengono i migliori risultati con le Femmine di Falco pellegrino, con il Maschio di Sacro o di ibridi gyr/sacro o gyr/lanario o gyr/pellegrino e con le femmine di Lanario. |
Livello di difficoltà e risultati | E’ un tipo di caccia molto impegnativo e difficoltoso oltre che pericoloso per i Falchi. Spesso l’attacco finisce in un inseguimento che può portare il rapace a distanze enormi dal falconiere. |
Preventivi di spese-tempo-impegno | La caccia ai Corvidi non richiede grosse spese aggiuntive né per l’addestramento del rapace né in carburante per gli spostamenti. E’ sicuramente una caccia impegnativa che invece richiede tempo ogni giorno per mantenere il falco in fitness muscolare. |
Ambienti | Con l’alto volo gli ambienti dove praticare la caccia ai Corvidi devono essere aperti, bisogna evitare i boschi e le zone troppo ricche di vegetazione e/o ostacoli di altro genere (edifici, zone troppo antropizzate, strade, piloni elettrici etc.) |
Stagioni e orari | I Corvidi sono cacciabili lungo tutta la stagione venatoria. Sicuramente però i primi giorni dell’apertura sono i più favorevoli per via della presenza di numerosi giovani ancora inesperti e incauti verso i predatori. |
Uso di cani o altri ausiliari | Nessuno. Alcuni autori consigliano per la caccia ai Corvi di muoversi a Cavallo per seguire gli spostamenti del falco nei lunghi inseguimenti. |
Addestramento ed introduzione | Bisogna mettersi in contatto con le Province che oprano i piani di cattura e controllo dei Corvidi. Usare logori che imitino la forma della specie preda che si intende cacciare (Gazza, Cornacchia, Corvo etc.). Il giovane rapace deve essere abituato sin dall’inizio alla preda, seguendo le linee generali illustrate per il falco pellegrino precedentemente. |
Esperienza e fitness | E’ importantissimo che i falchi siano bene allenati e molto muscolati per questo tipo di caccia. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra motivazione/ubbidienza del falco e peso muscolare: l’esperienza dimostra che i Falchi troppo magri non hanno successo in questa caccia. I falchi vanno allenati tutti i giorni, soprattutto attraverso voli di inseguimento anaerobici (passate al logoro o altre tecniche col vivo). I falchi per la caccia ai Corvidi devono praticare il volo d’attesa: requisiti fondamentali in questo caso sono la centratura sopra il falconiere e l’altezza di volo che è di circa 100 metri. Un falco più alto rischia di non fare in tempo con la picchiata a raggiungere la preda; un falco più basso non ha sufficiente spazio per prendere velocità nella picchiata. |
Caccia pratica | La caccia in genere può avvenire in due modi: a “cul levè” cioè in inseguimento diretto (in questo caso il Sacro e i suoi ibridi offrono i risultati migliori) oppure lanciando il falco in alto volo, prima di allarmare le prede per poi farle involare quando il falco si trova nella posizione giusta per la picchiata. Si può avere successo nella caccia ai Corvidi con l’alto volo solo se si ha la possibilità di avere delle zone ricche di queste specie (che ormai non mancano di abbondare in tutto il territorio nazionale). È altrettanto importante avere una approfondita conoscenza del territorio, così da conoscere anticipatamente la presenza di prede senza farsi notare: in questo modo si può lanciare il falco in volo molto prima di allarmare le prede. Bisogna esplorare il territorio durante la stagione di caccia chiusa e trovare le zone dove più spesso si radunano i Corvidi (discariche per esempio). Altre circostanze favorevoli possono verificarsi invece di volta in volta: un trattore che sta arando un campo è una forte attrazione per Cornacchie e Corvi, che in questa circostanza saranno così distratte prese dalla foga alimentare da non accorgersi del falco che le sta attaccando. |
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