Intervento dei Nuclei di PG della Forestale dello Stato e del Servizio Cites Regionale
Comando Regionale Calabria
Catania, 14 novembre 2014 – A seguito di perquisizione disposta dalla Procura di Catania ed effettuata da personale della sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo forestale dello Stato e da personale dei Servizi specialistici della CITES (Convention on International Trade in Endangered Species) del Corpo forestale dello Stato e del Corpo forestale Regionale Sicilia, sono stati rinvenuti due esemplari vivi di falco pellegrino senza la relativa certificazione. In particolare, uno degli esemplari era privo di documentazione attestante la provenienza, mentre l’altro esemplare, più giovane, era accompagnato da un certificato contraffatto che gli attribuiva almeno 7 anni in più. L’uomo, noto falconiere della provincia etnea, non si sarebbe limitato ad alterare l’età del prezioso falco; infatti, nel corso della perquisizione, sono stati rivenuti due esemplari di falco pellegrino e un barbagianni morti, privi di marcaggio, dalla provenienza ignota (violazione dell’art. 1 della L. 150/92). Presso il suddetto allevamento, erano detenute, anche, sei Testudo Hermanni (Tartaruga comune) e tre Calandre (la specie più grande appartenente alla famiglia delle allodole). Tutti gli specimens sono stati sequestrati e quelli vivi sono stati affidati in custodia al Centro di Recupero della Fauna Selvatica per la Provincia di Catania.
Sono state, inoltre, sequestrate reti per uccellagione (violazione della L. 157/92), attrezzature per arrampicata, munizionamento a pallettoni ed un fucile rinvenuto tra la vegetazione su cui sono in corso accertamenti tecnici.
fonte: http://www.corpoforestale.it/
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