L’Unesco ha riconosciuto l’antica pratica con il Living Heritage of Humanity insieme alle falconerie di altri paesi.
Patrizia Cimberio, falconiera e direttrice di Falconry Heritage Trust, ha pubblicato su Facebook un annuncio molto importante. L’Unesco ha appena dichiarato la falconeria italiana patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Si tratta di un riconoscimento davvero prestigioso e che era nell’aria, ora c’è anche l’ufficialità. Cimberio si è congratulata con i falconieri italiani, quelli tedeschi, portoghesi, kazachi e pachistani che sono stati inclusi dalla stessa Unesco nel riconoscimento.
La falconeria è patrimonio dell’umanità da diversi anni anche in altri paesi, come ad esempio la Francia, la Spagna, la Repubblica Ceca e il Belgio: si allarga dunque il gruppo di nazioni che possono beneficiare del Living Heritage of Humanity per quel che riguarda questa antica pratica che utilizza i falchi e altri uccelli rapaci per la caccia.
La falconeria risale addirittura a 4500 anni fa ed era diffusa molto probabilmente anche ai tempi dell’Impero Romano. La Legge Nazionale sulla Caccia disciplina questa pratica e il falco viene considerato proprio uno dei mezzi venatori consentiti. La richiesta del nostro Ministero dei Beni Culturali per ottenere il riconoscimento ne parlava come di una tradizione secolare che appartiene alla storia dell’uomo.
Simone Ricci
fonte: http://www.cacciapassione.com/
Falconeria.org si congratula sinceramente con Patrizia Cimberio per l’ottimo lavoro svolto, per l’impegno e il tempo dedicato per ottenere questo importantissimo riconoscimento.
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