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L’inseminazione artificiale nei rapaci in poche parole

inseminazione_artificialeLa prima tecnica di inseminazione artificiale è stata descritta da Boyd nel 1977 ma senza un esame quali-quantitativo al quale si arrivò pochi anni dopo.
Ormai viene utilizzata con ottime percentuali di riuscita sulla maggior parte delle specie da falconeria quali f.pellegrino, f.sacro, poiana di harris, girfalco, astore ecc…

Spiegherò ,in breve, come si effettua l’inseminazione partendo dalla raccolta dello sperma.E’ bene premettere che l’inseminazione artificiale(nei falchi) viene fondamentalmente praticata per le seguenti motivazioni:1)per l’ibridazione di due o più specie diverse(diibridi-triibridi) all’orquando in falconeria si intende ottenere esemplari che nel loro corredo genetico abbiano le caratteristiche (resistenza al clima,attitudine alla caccia, tipologia di volo ecc…) di entrambi i genitori es:Girfalco x f.pellegrino che non è lo stesso di f.pellegrino x Girfalco)-2) per fecondare più femmine con lo stesso seme(magari appartenente ad un ottimo maschio),per fecondare femmine in cui è difficile la copula naturale perchè imprintate con l’uomo, per la riproduzione di specie difficili da riprodurre in cattività. I falchi utilizzati per questa pratica variano da paese a paese ad esempio negli Emirati Arabi Uniti viene spesso ibridato il Girfalco con il falco Sacro(tipico di questa area geografica).
Passiamo quindi all’atto pratico:
Per il prelievo del seme senza ricorrere a manipolazioni dell’animale, condizione essenziale è che questo sia stato imprintato con l’uomo, sia esente da patologie (capitolo a parte) ed in ottima salute.
Detto cio, esistono dei cosiddetti “cappelli” con all’interno particolari “cellette” per la raccolta dello sperma…il nostro maschietto (già in estro) eiaculerà in presenza del suo falconiere (che chiaramente considererà il suo partner) all’interno di dette cellette. Il falconiere od il veterinario preleveranno quindi lo sperma dalle cellette con l’ausilio di “pipette Pasteur” e lo inseriranno in particolari tubi capillari.
A questo punto il proprietario potrà decidere di prendere due strade: la prima, più semplice, sarà quella di proseguire direttamente all’inseminazione della femmina(in estro ed in piena salute) inoculando il contenuto dei tubi capillari direttamente nell’ovidutto; la seconda sarà quella di far effettuare da un veterinario un esame qualitativo(morfologia,vitalità ecc..) e quantitativo(quantità di spermatozoi per liquido seminale) del seme che potrà essere possibilmente diluito ed utilizzato per più fecondazioni.
Per falchi non imprintati con l’uomo si ricorre invece ad altre tecniche meno utilizzate come l’elettroeiaculazione oppure particolari manipolazioni che difficilmente potranno essere eseguite dal falconiere in primis.


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Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.falconeria.org
Sono il fondatore di questo sito, pratico la falconeria dal 1992 e mi diletto a scrivere articoli sulla falconeria. Cerco di proporre l'immagine della falconeria per quello che è cioè una Passione Sana, a contatto con la Natura, un mezzo di caccia assolutamente non pericoloso ne invasivo, a zero impatto ambientale. Faccio del mio meglio per far capire, a chi la contrasta, che prima di scrivere sulla falconeria, bisogna conoscerla profondamente ;) Mi considero un po' il "custode" di questo sito che, dal 1997 "racconta"attraverso eventi, informazioni e personaggi, la falconeria in Italia.

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