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Enterotossemia da Clostridium perfringens

Clostridium Perfringens

Sommario
Negli ultimi anni vi e’ stato un gran dibattito sulla patogenicità del Clostridium Perfrigens
(precedente nome; Clostridium Welchi) nella medicina dei rapaci. La pericolosità del C.
perfrigens e’ considerata dai vari ricercatori in maniera completamente differente. Per Gerlach
e’ un normale commensale del tratto digerente dei rapaci, dei fagiani e di tutti gli uccelli che
hanno 2 ciechi ben sviluppati. Per Hendereicht e Isenbugel e’ un colonizzatore che provoca
enterite mortale e gangrena gassosa a livello muscolare dopo ferita penetrante. Illustri
ricercatori che si occupano di falchi come Coles, Forbes, Samour e Cooper non lo citano
nemmeno come causa di malattia nei falchi. Per Wernery in “ Raptor Biomedicine” e’ un
pericoloso patogeno opportunista, responsabile di un numero alto di morti improvvise e
apparentemente senza motivo nei rapaci. Ma allora dov’e’ la verità?

Patogenesi
Le Clostridiosi sono malattie provocate da batteri del genere Clostridium che sono batteri
bastoncellari, gram positivi, anaerobici e produttori di spore. Le malattie più frequenti negli
uccelli sono provocate da Clostridium perfrigens e botulinum. Le malattie da Clostridi sono
una minaccia costante per quasi tutte le specie aviarie e anche in molti mammiferi. I Clostridi
sono organismi produttori di tossine e da queste dipende la loro patogenicità. Il Clostridium
Perfrigens e’ comune nel terreno e anche nel tratto intestinale di molti animali ( compreso
l’uomo) e causa malattie solo in particolari condizioni. Il carattere ubiquitario dei Clostridi
rende la loro eradicazione virtualmente impossibile e per il controllo della malattia si rende
obbligatoria la profilassi curando l’igiene della carne offerta come cibo e cercando di evitare
tutti i fenomeni stressanti che possono danneggiare il già delicato sistema immunitario dei
falchi. I falconieri spesso congelano grandi quantità di cibo per i falchi che vengono scongelate
e utilizzate al momento del bisogno. Se il processo di congelamento e’ lento si sviluppano le
condizioni ideali per la moltiplicazione batterica. Ancora più pericolosa e’ la pratica dello
scongelamento in acqua calda che diventa un brodo colturale per il Clostridium.

Segni clinici
Clostridium perfrigens può essere responsabile di entrotossemia con enterite necrotica, di
dermatomiosite con gangrena gassosa e inoltre può essere contaminante e colonizzare le
pododermatiti ( intrattabili casi di bumblefoot). L’enterossemia acuta e subacuta , come anche
l’enterite emorragica, sono dovute a Clostridium perfrigens dei tipi A e B. Gli animali colpiti
possono morire anche entro una sola ora dall’inizio dei segni clinici. Nella forma iperacuta
viene notata solo severa depressione e morte nell’arco di poche ore. Nella forma acuta il falco
e’ anoressico, depresso e rigurgita qualsiasi cibo gli venga somministrato . Le feci sono prima
diarroiche per poi diventare emorragiche e fortemente maleodoranti. Il quadro
sintomatologico non e’ patognomonico e’ può essere ricollegato a vari tipi di malattie acute.

Diagnosi
Data l’importanza di una diagnosi precoce si utilizza il risultato del Gram stain su materiale
fecale e il corteo sintomatologico per iniziare la terapia antibiotica e di supporto. Il
ritrovamento di grandi quantità batteri bastoncellari gram-positivi e’ comunque di relativo
valore diagnostico poiché vengono ritrovati anche in feci di falchi asintomatici. All’esame
macroscopico post mortem si noterà enterite emorragica,cardiomegalia ed epatomegalia. I
campioni post mortem devono includere materiale intestinale da animali morti da poche ore
poiché i clostridi sono precoci invasori dei cadaveri e il loro ritrovamento tardivo non ha
valore diagnostico. La diagnosi di enterotossiemia da Clotridiosi e’ data dall’identificazione di
tossine clostridiche nel duodeno degli animali. Il Clostridium può essere coltivato anche da
materiale fecale di animale in vita ma il suo ritrovamento non ha un grande significato in
quanto e’ normale commensale della flora intestinale. La corretta procedura diagnostica
consiste quindi in coltura anaerobica, antibiogramma e test per la tossina ( la più patogena e’
l’alfatossina lecitinasi).

Terapia
L’enterotossemia clostridica e’ spesso diagnosticata troppo tardi e il falco muore prima del
possibile trattamento. Comunque la terapia antibiotica con amossicillina e tetracicline può
essere efficace. In supporto alla terapia antibiotica anche la terapia reidratante per via
endovenosa o intraossea ed in aggiunta adsorbenti intestinali . E’ riportato che l’uso di
antisiero iperimmune di origine bovina può essere utilizzato con discreto successo.

Profilassi
E’ importante stare attenti alla pratica dello scongelamento della carne ed evitare
assolutamente di scongelare la carne in acqua calda dove si verificano le condizioni ideali per
il moltiplicarsi del Clostridium perfrigens. Spesso le teste di pollo e i colli di pollo sono
contaminati da sangue, muco e rigurgito dallo stomaco. Questi prodotti dovrebbero essere
accuratamente sciacquati in acqua fredda prima e dopo il processo di congelamento. Esiste un
vaccino inattivato prodotto in Germania ( Enterovac) da ripetere ogni anno. E’ prodotto da 4
differenti ceppi di Clostridium perfrigens.

Conclusioni
Il Clostridium perfrigens e’ un patogeno opportunista che vive nell’apparato digerente dei
falchi. L’enterotossemia ( molte volte dal quadro iperacuto e fatale) avviene quando, per un
qualsiasi motivo, si rompe il delicato equilibrio e si riduce la resistenza dell’ospite . Le tossine
prodotte dal Clostridium in moltiplicazione vengono allora assorbite attraverso la mucosa
intestinale e causano la mortale enterossemia.

Antonio Di Somma
Med. Vet., dir. Dubai Falcon Hospital, Dubai, Emirati Arabi Uniti


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Federico Lavanche
Federico Lavanchehttps://www.falconeria.org
Sono il fondatore di questo sito, pratico la falconeria dal 1992 e mi diletto a scrivere articoli sulla falconeria. Cerco di proporre l'immagine della falconeria per quello che è cioè una Passione Sana, a contatto con la Natura, un mezzo di caccia assolutamente non pericoloso ne invasivo, a zero impatto ambientale. Faccio del mio meglio per far capire, a chi la contrasta, che prima di scrivere sulla falconeria, bisogna conoscerla profondamente ;) Mi considero un po' il "custode" di questo sito che, dal 1997 "racconta"attraverso eventi, informazioni e personaggi, la falconeria in Italia.

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