PROTOCOLLI DI ESERCIZI PER LA FALCONERIA
Per affrontare questa parte, mi baserò, fondamentalmente sulle informazioni tratte dal libro del Dott. Nick Fox in “Understanding the birds of prey”. Esistono sei metodi principali per allenare un rapace e tenerlo in fitness:
1. RICHIAMO SUL PUGNO.
Consiste nel chiamare al pugno il rapace posato su una pertica o su un’albero. E’ un buon metodo per gestire la fitness dei Buteo e degli Accipiter. Come il richiamo a lunga distanza sul logoro, permette un buon allenamento a livello dei muscoli a contrazione lenta mentre non ha nessun effetto su quelli a contrazione rapida. Unica nota negativa di questa tecnica è la quantità di tempo che essa richiede. Un lato positivo è che questa tecnica permette l’instaurarsi ed il rafforzarsi dell’affiatamento tra il rapace ed il falconiere.
2. RICHIAMO SUL LOGORO DA LUNGA DISTANZA.
Per lunga distanza si intendono 500-1000 mt in linea retta. La velocità raggiunta dal falco in questo esercizio non sarà quella massima. Questo esercizio ha anche uno scopo educativo in quanto insegna al falco a venire al logoro dalla lunga distanza. Come la tecnica precedente anche questa lavora bene sulle fibre muscolari a lenta contrazione.
3. INSEGUIMENTO SU LOGORO MECCANICO.
Questo sistema consiste nell’usare una strategia o un meccanismo per far viaggiare il logoro in linea retta ad una certa velocità. Il sistema migliore è, al momento, quello di usare un’auto. Ovviamente sono necessarie due persone, una alla guida e l’altra che gestisce il logoro, che viene appeso ad una lunga canna da pesca. Alla partenza il filo a cui il logoro è legato sarà molto lungo, ma, man mano che la macchina prende velocità verrà accorciato. A questo punto il veicolo può procedere ad una velocità costante ed il falco, costretto ad inseguire il logoro ad una certa velocità, dovrà usare le sue fibre muscolare a rapida contrazione. Misurando la distanza percorsa, il tempo e la velocità, è possibile avere un database per seguire i miglioramenti del falco e per avere dei dati di riferimento quando si usano altri rapaci.
4. JUMPING.
E’ questa una tecnica molto comoda da usare quando le tecniche all’aperto non possono essere praticate ( di sera, o quando c’è maltempo). Si deve disporre di un locale chiuso e ben sicuro ( all’interno del quale cioè non ci siano pericoli per il falco quali oggetti appuntiti, finestre di vetro ecc.). La tecnica di base consiste nel chiamare il rapace sul pugno dalla breve distanza ( una pertica a 3-5 mt ), magari offrendogli un bocconcino. Per i Falchi è una tecnica molto buona, e un Pellegrino potrà arrivare fino anche ad un centinaio di salti sul pugno. Gli Accipiter compiranno questo esercizio quasi senza aprire le ali e arriveranno anche fino a 200 o più salti. I Buteo invece rifiuteranno questo tipo di esercizio e devono essere convinti ad eseguirlo, almeno all’inizio, con dei bocconcini offerti ad ogni salto sul pugno. Alla fine del protocollo il rapace avrà acquisito una buona fitness e sommando tutti i bocconcini avrà raggiunto il gozzo pieno. Questa tecnica è stata anche meccanizzata con un posatoio che si muove ritmicamente su e giù: i vantaggi sono il risparmio di tempo e il non condizionare troppo il rapace sulla figura umana. Come dato di riferimento per esempio si può dire che un Astore non è in fitness se non riesce a compiere almeno 80-90 salti.
5. ESERCIZI SUL LOGORO.
Questo sistema è ormai classicamente usato da tutti e non necessita di ulteriori spiegazioni. Possiamo aggiungere che aiuta a formare e rafforzare il legame del rapace sul logoro.
6. CACCIA ATTIVA SULLE PREDE.
Non bisogna usare questa tecnica se prima il falco non ha già raggiuto un certo livello di fitness. Fox afferma che se un Accipiter non viene portato a caccia almeno tre volte alla settimana esso non raggiungerà una condizione di fitness totale e necessiterà perciò di esercizi aggiuntivi. Per un Astore per esempio un buon volo è di almeno 100 metri ma l’ inseguimento di un fagiano per 200-300 metri forzerà l’Astore a usare l’anaerobiosi con conseguente produzione di acido lattico, cosa che migliorerà gradualmente la sua fitness. Gli Accipiter volati solo nei fine settimana avranno bisogno di sessioni di circa un centinaio di salti sul pugno negli altri due giorni in cui dovrebbe essere volato ogni settimana per mantenere una buona fitness. I Buteo non hanno invece l’esplosivo sprint anaerobiotico degli Accipiter e dunque per loro un continuo esercizio è strettamente necessario ( e ciò vale anche per gli Harris ).
Prima che un rapace venga fatto volare completamente libero, o per scopi di falconeria o per scopi di riabilitazione, esso deve essere in perfetta fitness. Sicuramente il rapace non sarà in fitness quando:
a) E’ il suo primo volo libero
b) Si trova ad un peso estremamente basso
c) Non è stato allenato per niente
Quanto sopravvieverà se lo perdiamo?
Bisognerebbe fare molta attenzione a quei rapaci ai quali non è stato ancora insegnato a procacciarsi il cibo da soli. Il rapace può dominare bene il vento ma le sue ali non è detto che siano perfette. Un rapace riabilitato in seguito ad un trauma può ancora non essere capace di volare adeguatamente per cui è consigliabile controllare accuratamente che esso sia in perfetta fitness prima di restituirlo alla libertà. Per accertarsi di ciò ci sono varie tecniche descritte nella pagina sulle tecniche di campo. Comunque, in generale, se la liberazione di un Buteo o di un qualsiasi rapace che abbia tecniche di caccia generiche senza corretto allenamento potrebbe ancora essere accettabile, il rilascio in tali condizioni di rapaci dei generi Falco e Accipiter deve assolutamente essere vietato. Essi devono essere in fitness al 100%, senza compromessi.
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