Sono ormai molti anni che pratico la falconeria. Negli anni 90’ eravamo meno di 100 praticanti in tutta Italia e non abbiamo mai sentito l’esigenza di una regolamentazione del nostro amato sport. Ora le cose sono drasticamente cambiate, la falconeria è diventata più popolare e alla portata di tutti..forse anche troppo!
Questo stato di espansione, così come è avvenuto nel resto del mondo, non è andata di pari passo con le leggi italiane. Sento la necessità di un cambiamento, rapido e deciso. Sempre più spesso i rapaci cadono in mani sbagliate, gente inesperta, collezionisti, bambini non seguiti, esibizionisti, improvvisati falconieri. Sono stufo di vedere “spettacoli di falconeria” con esercizi da circo, con “Maestri Falconieri” che urlano informazioni sbagliate alla piazza, messaggi che ledono la tradizione e la storia della falconeria e che trattano i rapaci alla stregua di animali da circo.
Credo che sia davvero necessario regolamentare la falconeria e di seguito propongo alcuni punti che sono emersi e dibattuti nel forum di falconeria:
1-Svincolare il porto d’armi (inutile per la pratica della falconeria) dalla licenza di caccia in modo da poter cacciare col falco senza aver l’obbligo di avere anche il porto d’armi uso caccia.
2-Introduzione di un test obbligatorio per ottenere la licenza di caccia per falconeria.
3-Possibilità di volare e addestrare i rapaci tutto l’anno anche senza licenza di caccia per acconsentire ai naturali fabbisogni biologici dei rapaci. Durante il periodo di caccia possibilità di predare, volare, addestrare i rapaci nel pieno rispetto della 157/92, con regolare licenza di caccia tutte le specie consentite dal calendario venatorio; tutto il resto dell’anno ,possibilità di volare e addestrare i rapaci alla preda artificiale: logoro, traina, pallone e predare esclusivamente specie allevate e pre-marcate con anelli o fascette.
4-Possibilità di estendere e permettere la caccia col falco in territori in cui è proibita la caccia col fucile, anche in vicinanza di case o strade poiché la falconeria non è pericolosa alla comunità e anzi utile a combattere specie di corvidi dannosi che proliferano in suddette aree.
5- Partecipazione ai piani di controllo dei “nocivi”, mezzo falco, per specie rinomatamente dannose per l’ecosistema a causa del numero elevato e della eccessiva competizione(Corvidi e Piccioni) da effettuare su autorizzazione del comune in cui si pratica la selezione in base a tabelle nazionali in qualsiasi periodo dell’anno.
6-Divieto di svolgere allontanamento volatili, bird control, manifestazioni, rievocazioni, spettacoli con l’utilizzo di rapaci senza aver conseguito corso di idoneità e abilitazione rilasciati da un organo competente in collaborazione con una associazione nazionale di falconeria. L’abilitazione agli spettacoli dovrà essere esibito ai comuni, pro loco, o a chiunque ne faccia richiesta. (l’abilitazione potrà essere revocata in caso di inequivocabile vilipendio e danneggiamento dell’immagine della falconeria)
7- Regolamentazione del bird control (contenimento e allontanamento Nocivi mezzo falco) con introduzione della possibilità di cattura durante questa attività come avviene in altri paesi comunitari.
8- Divieto di detenere rapaci diurni e notturni senza prima aver conseguito un test specifico come in altre parti del mondo sulla biologia, alimentazione, malattie, attrezzature, voliere, riproduzione.
9- Inasprimento pene per l’abbattimento dei rapaci sia selvatici che da caccia nonché per il loro maltrattamento.
10-? Attendo le vostre proposte e altre idee! Postatele qui:
Saluti a tutti,
Federico Lavanche
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Sono pienamente d’accordo ma mi sembra una “rivoluzione” per uno paese come il nostro dove per opposizioni e individualismi, non si riesce a regolamentare neanche la caccia tradizionale che fornisce anche risorse economiche non indifferenti
Comunque auguri per l’iniziativa e a disposizione per qualsiasi contributo.